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Un giorno conosceremo pienamente

Perché il mio dolore è perenne e la mia piaga, incurabile, rifiuta di guarire? Vuoi tu essere per me come una sorgente illusoria, come un’acqua che non dura?
Geremia 15, 18

Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia
I Corinzi 13, 12

 

Queste parole concludono una delle più belle pagine della Bibbia, l’«Inno all’amore» dell’apostolo Paolo, che indica la «via per eccellenza» offerta a chi vuole vivere in obbedienza ai comandamenti del Signore e in comunione nella comunità dei credenti.

Le indicazioni e le esortazioni di Paolo nei capitoli precedenti ed in quelli che seguono sono per il tempo della nostra vita in cui «conosciamo in parte» come è detto al versetto 13, mentre verrà il giorno in cui «conosceremo pienamente». Il nostro vivere è limitato nel tempo e nello spazio e spesso non siamo in grado di gestire le nostre relazioni, di comprendere come dobbiamo muoverci, quali scelte operare. «Vediamo come in uno specchio», dice l’apostolo, e ci vengono in mente gli specchi dell’antichità, specchi metallici, dove l’immagine non era così nitida come quella che ci restituiscono i nostri specchi. Di qui una conoscenza parziale, approssimativa.

Ma nonostante le incertezze fra le quali ci muoviamo, i dubbi sulla stessa nostra identità, Paolo ci esorta a seguire la via della fede nel Dio della nostra storia, la via della speranza nel futuro che Dio ha riservato a ciascuno di noi e alla sua creazione e soprattutto la via dell’amore, la strada del presente, dell’oggi, che dobbiamo percorrere ogni giorno con tenacia.

Non conosciamo il nostro cammino, non possiamo fare affidamento sulle labili sicurezze dell’esistenza: abbiamo però la certezza che ognuno di noi è perfettamente conosciuto da Dio e che la nostra vita è nelle sue mani. Tante cose, che non comprendiamo e ci angosciano, un giorno saranno chiare ed anche i perché della nostra vita ed il significato generale della nostra esistenza troveranno una spiegazione soddisfacente che ci verrà data da «colui che ci ha formato in segreto e ci ha intessuto nelle profondità della terra, da colui che ha scritto sul suo libro tutti i giorni che ci erano destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora» (Salmo 139, 15-16).

Immagine: via istockphoto.com