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Dal Rwanda, continua il progetto Solidarité et Santé della Cevaa

Come migliorare il servizio e le prestazioni degli ospedali delle chiese evangeliche africane? Questo è solo uno dei temi centrali del “seminario di formazione dei responsabili finanziari e delle risorse umane” che si è tenuto a Kigali, Rwanda, dal 7 al 10 marzo 2017. Un appuntamento nell’ambito del vasto progetto “Solidarité-Santé” (Pss) che la Cevaa e la Chiesa valdese stanno sviluppando da diversi anni. Dopo gli incontri e le visite ai 10 ospedali che prendono parte al progetto (l’ospedale protestante di Garoua-Boulai, l’Emilie Sacker e l’ospedale di Ndoungué, tutti e tre in Camerun, la clinica Dan Moser in Ghana, l’ospedale Mbereshi in Zambia, quello di Kirinda in Rwanda, l’ospedale Bethesda in Togo, lo Scott Memorial Hospital in Lesotho, l’Hopital méthodiste di Dabou in Costa d’Avorio e il Bon Samaritain in Benin), il Comitato Tecnico Operativo ha organizzato un seminario specifico sulle questioni finanziarie e la gestione dei diversi nosocomi.

«Siamo diversi, ma con gli stessi problemi», ha detto l’incaricata del progetto Solidarité-Santé Mathilde Andet Guidimti all’apertura del seminario parlando ai responsabili delle strutture. Concetto che riassume perfettamente il cuore di questo processo di formazione ed emancipazione delle diverse realtà sanitarie coinvolte.

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Il Pss, infatti, è la prima esperienza di appoggio alle opere sanitarie delle chiese con un progetto federale così grande che non mette in campo solo i fondi – in gran parte elargiti dall’Otto per mille Valdese – ma mette a sistema un modello condiviso che possa permettere agli ospedali di offrire una maggiore qualità, aumentare l’offerta e le competenze così come la possibilità di autosostenersi in contesti dove la sanità è in gran parte, se non totalmente, a carico dei malati e dove la vocazione delle chiese all’aiutare tutti si fa sempre più complicata per il contesto economico e sociale.

Tornando al seminario, l’aspetto formativo dell’incontro è stato accolto molto bene dai 20 partecipanti e tutti hanno riconosciuto che gli strumenti messi a disposizione da Solidarité Santé possono essere utilizzati nei propri ospedali, sebbene non tutti nell’immediatezza. C’è stata per esempio un’interessante discussione sulle modalità di valutazione del personale, oppure sulla gestione previsionale delle spese, non sempre performanti.

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Come applicare questi strumenti è l’interrogativo che gli ospedali e la Cevaa continuano a porsi. L’obiettivo, anche in questo caso, è puntare sempre su una maggiore efficienza gestionale cercando di bilanciarla con la missione di testimonianza propria delle strutture confessionali.

Dopo questo seminario, dal 13 al 15 marzo il Comitato Tecnico si è riunito – ancora Kigali – per analizzare lo stato di avanzamento dei lavori di ogni singolo ospedale, procedere all’assegnazione di fondi per ulteriori iniziative e programmare la formazione futura. «Abbiamo esaminato i 7 progetti in corso e i 3 nuovi da sottoporre al Comitato di Pilotaggio che si terrà la settimana prossima – dice Anne Sophie Macor, Segretaria esecutiva incaricata dei progetti e degli scambi di persona per la Cevaa – insieme alla neo eletta presidente, Henriette Mbatchou, ai segretari esecutivi e al Moderatore della Tavola valdese».

Il Comitato cerca di trovare soluzioni ad alcuni dei problemi pratici degli ospedali: «una delle sfide importanti che ci attendono nei prossimi mesi – aggiunge Macor – è il miglioramento della capacità di gestione delle risorse economiche delle strutture, anche attraverso l’ausilio di software informatici adattati alle esigenze particolari di ogni realtà. Senza un’adeguata programmazione e amministrazione finanziaria, infatti, nessuno dei progetti di riqualificazione che stiamo portando avanti potrà essere sostenibile nel lungo periodo e produrre i risultati che tutti auspichiamo».