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Da Bologna per i libri di Torre Pellice

«La biblioteca è un organismo in crescita», diceva il famoso bibliotecario indiano Shiyali Ranganathan, e la direttrice della “Carlo Levi”, Alessandra Quaglia, lo ripete sempre, «l’attuale biblioteca di Torre Pellice è fatta da moltissime persone e da moltissime energie». Alessandra Quaglia, originaria di Brescia, è emigrata nelle valli valdesi nel 2009 ed è bibliotecaria esattamente dallo stesso periodo di vita della “Carlo Levi”, vent’anni. Otto anni fa, insieme a Coopculture, ha vinto l’appalto per la gestione e da allora l’ha fatta crescere e progredire, tessendo relazioni con il territorio, con le amministrazioni che si sono susseguite e lavorando a stretto contatto con volontari, volontarie, colleghi e colleghe, fino ad arrivare all’organizzazione dei festeggiamenti di quest’anno. La “Carlo Levi”, che sorge accanto alla Civica Galleria Filippo Scroppo, del 1977, ha vent’anni, ma la storia delle biblioteche comunali è ben più profonda e articolata. Lo ha ricordato Daniele Arghittu, direttore de L’Ora del Pellice, ospite nella trasmissione Tutto Qui su Radio Beckwith, lunedì 27 febbraio, dopo la “due giorni” che ha dato il via ai festeggiamenti.

Nel 1997 l’allora amministrazione di Torre Pellice, guidata da Marco Armand Hugon, con Claudio Bertalot assessore alla cultura, decise di istituire la biblioteca civica comunale raccogliendo opere e volumi presenti anche in altre piccole biblioteche private del territorio, anche se i primi esperimenti di biblioteca civica risalgono addirittura al 1950. Nel 1963 si iniziò a pianificare la prima biblioteca e nel 1969 se ne realizzò una presso la scuola Mauriziana, grazie anche alla volontà del maestro Nicola D’Amato.

Ma perché intitolare la neonata biblioteca civica a Carlo Levi? Di agiata famiglia ebraica torinese, è stato scrittore, politico, pittore e antifascista. Si scelse di intitolare a lui la neonata e rinnovata biblioteca comunale anche su suggerimento del pittore e artista torrese Massimo Tosco. «Si deve intitolare la biblioteca a una figura che ricordi Filippo Scroppo», si pensò all’epoca. E così, la scelta cadde proprio sull’ex senatore comunista, autore di Cristo si è fermato a Eboli, collaboratore di Gramsci, Gobetti e Casorati e amico personale del più conosciuto, in val Pellice, pittore Filippo Scroppo.

Tra sabato e domenica 25 e 26 febbraio, con le dirette video di Radio Beckwith, vi abbiamo raccontato ogni minuto e ogni parola che ricordassero la storia e il senso di questi vent’anni della biblioteca civica, pubblica e laica, della capitale protestante d’Italia.

«Quando sono arrivata a Torre Pellice – racconta Alessandra Quaglia – ho trovato una biblioteca molto viva di iniziative e di persone che la frequentavano e che la sentiva propria. Vi erano già presenti volontari e volontarie, borse lavoro, ragazzi e ragazze del servizio civile, e associazioni che si proponevano per creare questa o quell’altra iniziativa. In questi ultimi 8 anni di servizio abbiamo cercato di continuare questa importante eredità aperta al territorio, affiancandola ad alcune innovazioni che ormai erano necessarie per riuscire a sostenere una mole di lavoro in costante aumento. Siamo passati alla gestione informatizzata del servizio all’interno di un progetto del Sistema Bibliotecario Pinerolese, che oggi consente di avere un catalogo unico dei documenti e una banca dati anagrafica non solo del singolo comune. Questo consente alla persona iscritta da noi di poter andare in qualsiasi altra biblioteca del Sistema Bibliotecario senza doversi nuovamente iscrivere e viceversa. Questo passaggio ha portato anche a un aumento considerevole della richiesta di libri, tanto da farci decidere di estendere il servizio di prestito interbibliotecario su tutto il territorio nazionale sostenendo internamente le spese di spedizione e quindi garantendo la gratuità del servizio per gli utenti».

Così, può succedere, com’è già successo, che da Bologna chiamino per chiedere un prestito interbibliotecario nella sezione Resistenze.

La Biblioteca oggi ha 2.427 utenti iscritti e, sebbene le statistiche italiane dicano che solo il 10% della popolazione conosce ed è associata a una biblioteca, oggi quasi il 25% dei residenti a Torre Pellice lo è. Soltanto nel 2016 ci sono stati 230 nuovi iscritti, che, calcolando 260 giorni di apertura al pubblico, significano poco meno di un nuovo iscritto al giorno. Circa la metà degli utenti registrati non è residente a Torre Pellice e da inizio anno in biblioteca ci sono stati circa 500 passaggi.

Il compleanno durerà tutto l’anno, così come il crowdfunding appena partito. L’ultima domenica di maggio è previsto uno spettacolo di magia per bambini e bambine, realizzate da Sereno Magic con magie che partono dai libri, mentre questa estate, all’interno di Una Torre di Libri, ci sarà una biblioteca vivente. Anche la programmazione della Galleria Scroppo seguirà i 20 anni della biblioteca con mostre sul tema dei libri. Al momento ospita il bellissimo Telero di Carlo Levi e una galleria fotografica del backstage del film Cristo si è fermato a Eboli di Gillo Pontecorvo e Pierfrancesco Rosi, interpretato da Gian Maria Volontè.

Immagine: Diego Meggiolaro/Radio Beckwith Evangelica