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“Prever”: un buon San Valentino

Era il giorno di Natale, circa due mesi fa: l’indignazione dell’associazione Ca.Sc.O. si manifestava in una dura lettera di protesta nei confronti della Città Metropolitana di Torino, che ha in mano le sorti dell’ampliamento dell’istituto agrario“Prever” di Osasco. Una vicenda che si protraeva senza esito da troppo tempo e su cui l’associazione il cui nome è l’acronimo di Cantiere Scuola Osasco, nata proprio per raccogliere i soldi necessari ai lavori, minacciava proteste se non si fosse mosso nulla in tempi brevissimi. Nei giorni immediatamente seguenti, la Città metropolitana, nelle persone del vicesindaco Marco Marocco e del Responsabile all’Edilizia Matteo Tizzani, aveva espresso una dichiarazione d’intenti per l’istituzione del bando entro la fine di gennaio.

Il 14 febbraio, con una coincidenza curiosa con la festa degli innamorati, compariva sul sito della Città Metropolitana l’indagine di mercato per i lavori di ampliamento dell’istituto. Le aziende interessate avranno tempo fino all’1 marzo per presentare la propria offerta. Un concreto e decisivo passo avanti in una vicenda che aveva visto passare l’intero 2016 in uno stato di paralisi burocratica, mentre già alla fine del 2015 si era nelle condizioni di istituire il bando. «Ero ottimista quando non succedeva nulla – racconta Marco Ramotti, segretario dell’associazione Ca.Sc.O. – quindi, a maggior ragione, lo sono ora. Questo non significa che siamo arrivati al traguardo, perché nell’edilizia pubblica sono molti i possibili inconvenienti in corso d’opera. Per ora ci godiamo la bella notizia, pronti a entrare rapidamente in azione quando ci toccherà completare la zona esterna e gli allacciamenti».

Il progetto esecutivo prevede la posa di un prefabbricato modulare realizzato in officina sul basamento preparato proprio da Casco e sarà collegato attraverso una manica all’attuale edificio. L’ampliamento metterà a disposizione tre aule in più, rendendo finalmente funzionale l’organizzazione degli spazi per gli studenti di un istituto che, tra l’altro, presenta una costante crescita nel numero di iscritti, attualmente costretti a scomode turnazioni. Non è chiaro quali saranno i tempi di scelta da parte della Città Metropolitana, ma nell’Indagine di mercato presente sul sito è imposto in modo chiaro, a chi si prende carico dei lavori, l’obbligo di realizzare in 112 giorni naturali continuativi, il che porterebbe all’inizio del prossimo anno scolastico, mettendo la parola fine su una storia durata decisamente troppo a lungo.