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Svizzera: passa il referendum per facilitare la cittadinanza

Ce l’hanno fatta. Con il 60,4% di «sì» passa in Svizzera il referendum che renderà più semplice la naturalizzazione degli immigrati di terza generazione (ne avevamo parlato qui). In altre parole, sarà più facile diventare ufficialmente svizzeri per i giovani, figli e nipoti di stranieri ormai residenti nel Paese da decenni. «Immigrati» e «stranieri» che in quasi sei casi su dieci hanno radici italiane, e sono per l’80% di origine europea.

Alle urne domenica 12 febbraio, gli svizzeri non si sono quindi lasciati coinvolgere dalla campagna della destra nazionalista che puntava sulla paura di un’invasione islamica e della «perdita dei valori svizzeri» aprendo le porte a gente di culture lontane, come volevano simboleggiare i cartelli appesi per le strade e nelle stazioni, raffiguranti una figura in nero avvolta nel niqab, dallo sguardo vagamente minaccioso che poteva anche non essere quello di una donna. In altre occasioni, referendum che limitavano i diritti degli immigrati erano passati. Ma non questa volta.

La maggioranza dei cantoni, 19 su 26, compresi quelli di Zurigo, Ginevra e Basilea, hanno approvato la modifica costituzionale proposta dal Governo elvetico: una vittoria attesa ma niente affatto scontata, considerando che in due precedenti consultazioni, nel 1994 e 2004, modifiche simili erano state respinte.

Un’apertura all’integrazione che non significa cittadinanza automatica, e non sarà per tutti: l’ottenimento del sospirato passaporto riguarderà infatti solo i 25.000 ragazzi e ragazze di età inferiore ai 25 anni, in possesso di un permesso di residenza valido, che siano nati in Svizzera e che qui abbiano compiuto gli studi per almeno cinque anni. Oltre a questo, naturalmente devono dimostrare di saper parlare almeno una delle lingue usate in Svizzera, conoscere e rispettare l’ordinamento giuridico e i valori fondamentali della Costituzione, e (ça va sans dire) pagare le tasse. E non basta: devono avere un genitore che viva in Svizzera da almeno dieci anni, con permesso di residenza valido, e abbia frequentato almeno cinque anni di scuola nel Paese. E un nonno o una nonna che sia nata in Svizzera o abbia il permesso di residenza.

Immagine: Di Andrew Bossi – Opera propria, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3465718