In calo i riformati in Svizzera
L’ufficio federale di statistica elvetico ha reso noti i dati del censimento generale 2015 che ha coinvolto l’intera popolazione. Fra la grande mole di dati una sezione è dedicata all’appartenenza religiosa degli intervistati.
Rispetto al precedente censimento del 2000 risultano raddoppiati coloro che dichiarano di non avere alcuna appartenenza religiosa (23,9%).
Erosione di fedeli invece fra gli evangelici-riformati che passano dal 33% del 2000 al 25% attuale, la metà esatta rispetto al 1970.
I cattolici in 15 anni sono passati dal 42% al 37,5% con un aumento in numeri assoluti, grazie soprattutto all’immigrazione.
5,1% sono i musulmani, in aumento di un punto percentuale, mentre rimangono in sostanza invariate le percentuali delle comunità ebraiche (0,2%) , e di quelle buddiste e induiste, entrambe allo 0,5%.
Sul fronte delle lingue parlate gli 8 milioni di residenti si esprimono al 63,3% in tedesco, dato costante negli anni, al 22,7% in francese, in leggero ma costante aumento, all’8,1% in italiano, in lieve calo, al 4% in inglese, al 3,6% in portoghese e via con percentuali più marginali, fino allo 0,5 del romancio, la lingua romanza del cantone dei Grigioni. Spiccata la propensione multilinguistica: due terzi degli svizzeri usa almeno una volta a settimana un idioma differente dal proprio.