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Taizé. Il tema della speranza al centro dell’incontro europeo

“Insieme per aprire sentieri di speranza”: con questo motto si è appena concluso il consueto incontro europeo dei giovani di Taizé che quest’anno si è tenuto dal 28 dicembre al 1° gennaio a Riga, capitale della Lettonia, città sul Mar Baltico con una lunga tradizione luterana. Giunto alla sua 39esima edizione, il meeting, preparato dalla Comunità di Taizé su invito delle chiese lettoni cattolica romana, ortodossa, evangelica luterana e battista, ha coinvolto 15.000 giovani provenienti da tutta Europa, con una forte presenza est-europea, in particolare di ucraini, bielorussi e russi. A carattere ecumenico, il meeting ha visto insieme ragazzi e ragazze di diverse confessioni cristiane, che sono stati ospitati, come è tradizione, dalle comunità locali. Al centro dell’incontro dei giovani la voglia di un’Europa riconciliata, aperta ed inclusiva.

Tra i numerosi leader religiosi e spirituali che hanno mandato il loro messaggio di augurio all’incontro di Taizé, anche il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese, che ha voluto sottolineare l’importanza della scelta del tema: “Speranza. La speranza è tipicamente una qualità della fede – ha scritto -. E condizione necessaria ne è l’espressione attraverso l’amore per il prossimo, chiunque esso sia e dovunque esso si trovi. Questa dimensione della speranza, cioè che la trasformazione è possibile, è una dimensione significativa delle fede in Dio”.

La prossima tappa del “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra” – iniziato dal fondatore della Comunità, Frère Roger, alla fine degli anni ’70 all’insegna della riconciliazione europea – si terrà a Basilea, in Svizzera, come ha annunciato in una conferenza stampa venerdì scorso il priore di Taizé, Frère Aloïs, e sarà incentrata sul Cinquecentenario della Riforma protestante.

Immagine: Di Arroww – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12703061