siria

Il movimento politico di Pippo Civati sostiene i corridoi umanitari

La tragica situazione di Aleppo, che cede sotto la violenza del regime di Assad dopo più di quattro anni di guerra, ha finalmente raggiunto anche l’Europa, da troppo tempo anestetizzata di fronte alla guerra in Siria. Bombardamenti, uccisioni sommarie, distruzione di scuole e ospedali, attacchi indiscriminati alla popolazione civile e ai convogli umanitari che cercano di portare medicine e cibo alla città assediata sono la realtà quotidiana in una città ormai allo stremo delle forze.

La formazione politica di Pippo Civati “Possibile” in queste ore ha lanciato un appello all’Europa e al governo italiano, perché sia data la massima protezione alla popolazione civile di Aleppo. Non solo: insieme al suo appello ha deciso di fare qualcosa di concreto, e cioè sostenere fattivamente due progetti che già lavorano sul campo e con i profughi siriani. Tra questi figurano i “corridoi umanitari” portati avanti dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, per tramite il suo progetto “Mediterranean Hope”, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Tavola valdese. L’altro progetto riguarda l’acquisto di un’ambulanza per tramite dell’associazione ONSUR Italia, che andrà ad operare direttamente in Siria.

«Secondo Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia – si legge nell’appello – ci troviamo di fronte alla “più grave strage di bambini dal dopoguerra ad oggi, senza dubbio peggiore della Bosnia o del Ruanda”. L’orrore di queste ore ha spinto Carla Del Ponte, magistrato della commissione di inchiesta indipendente dell’Onu sulla Siria e già procuratrice capo dei tribunali internazionali per la ex Jugoslavia e il Ruanda, a chiedere la creazione di un tribunale di guerra speciale per la Siria».

«Per questi motivi – prosegue l’appello – ci rivolgiamo direttamente al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e all’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione Europea, Federica Mogherini, affinché si attivino immediatamente perché l’Unione Europea sostenga con una sola voce la creazione immediata di corridoi umanitari che, con la presenza di personale delle Nazioni Unite, permettano ai civili di abbandonare la città in sicurezza, e l’istituzione di un tribunale internazionale che indaghi e, nel caso, punisca i crimini di guerra verificatisi durante il conflitto siriano».

Di fronte alla tragedia che si sta consumando in Siria, “Possibile” ha quindi ritenuto che tra le cose concrete e sensate da fare subito, c’era quella di sostenere chi già è operativo sul fronte della protezione dei profughi siriani, e tra questi figura appunto il progetto dei Corridoi umanitari, grazie al quale dall’inizio dell’anno sono giunti in sicurezza e legalmente 500 siriani, e non solo, rifugiatisi in questi anni e mesi nel vicino Libano.

Per contribuire: http://www.possibile.com/savealeppo/#fondi

Immagine: via flickr.com