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Torre Pellice: dopo il guado, un nuovo ponte

La prima onda di piena del Pellice documentata all’altezza dell’attuale guado della Bertenga è del 1562. Nel 1814 ci fu la prima distruzione di un ponte in quella zona, che risulta sempre esposta a alluvioni, esondazioni e smottamenti del terreno. Negli ultimi duecento anni, i vari ponti costruiti per collegare l’indritto di Torre Pellice all’inverso sono crollati in media ogni dieci anni. Dopo l’ultimo crollo del ponte, durante la piena e l’alluvione del 2011, l’allora provincia di Torino aveva messo a progetto la realizzazione di un nuovo moderno ponte che dovrebbe costare circa 4 milioni di euro.

Il guado sulla Bertenga realizzato dopo il 2011 e progettato in modo da “saltare” nella sua parte centrale in caso di piena del Pellice, è durato 5 anni e, come da previsioni, alla prima piena è stato travolto dopo le ingenti piogge del 24 e 25 novembre di quest’anno. Nel 2016, però, è stato ricostruito a tempo di record, in meno di due settimane, con le scogliere ricostruite nelle due “battute” iniziali e rialzato nella parte centrale rispetto alla realizzazione di 5 anni fa. Il ripristino è costato 19.000 euro e sono stati impiegati i mezzi della ditta Paschetto di San Secondo di Pinerolo, chiamati direttamente dal comune e immediatamente disponibili e operativi grazie al fatto che si trattava di un provvedimento di somma urgenza e quindi scevro dall’obbligo della gara d’appalto.

Quindi per i 100 abitanti dell’inverso Rolandi ora la viabilità è tornata quasi alla normalità. Fino, almeno, alla prossimo alluvione. Oppure fino a quando non sarà realizzato il nuovo ponte di cui si parla e si aspettano le risoluzioni burocratiche da oltre 5 anni.

L’impresa che ha vinto l’appalto per la realizzazione del ponte, la Nidaco Costruzioni di Isernia, ha firmato quasi un mese fa l’incarico. La ditta ora deve fare il progetto esecutivo, l’ultimo pezzo del progetto dopo quello preliminare. «Entro metà gennaio lo depositerà in comune e noi lo passeremo al genio civile, ovvero a chi si occupa di antisismica; avranno 60 giorni per valutarlo e se daranno l’ok, i lavori potranno partire. C’è un piccolo dettaglio di non poco conto però: la nuova legge di quest’anno sugli appalti impone che si paghi alle ditte vincitori il 20% del totale a inizio lavori. Quindi, visto che l’intera cifra spetterà alla Regione Piemonte, abbiamo chiesto alla Regione che ci faccia presto il bonifico. Finché non arriverà quel bonifico non potranno partire i lavori che in ogni caso, a essere ottimisti, ci auguriamo che comincino quest’estate», come ci ha spiegato Marco Cogno, sindaco di Torre Pellice, ai microfoni di Tutto Qui, dove si può ascoltare l’intervista completa.

Immagine: il progetto del nuovo ponte della Bertenga