siria

Agire a favore di Aleppo

I rappresentanti di diverse religioni hanno inviato una dichiarazione congiunta al Governo del Regno Unito nella quale si chiede un immediato intervento a favore di coloro che si trovano nella città assediata di Aleppo.

L’appello arriva a seguito della notizia che le forniture di cibo e di medicine sono quasi del tutto esaurite. È dall’agosto di quest’anno, infatti, che nella parte orientale di Aleppo non vengono consegnati beni di prima necessità e lo staff medico della città sta segnalando casi di malattie legate alla malnutrizione. Il regime siriano ha ripetutamente impedito all’Onu di consegnare gli aiuti nella zona e la sopravvivenza per circa 250.000 persone, tra cui 100.000 bambini, che abitano in quel territorio sta diventando drammatica.

Il 10 novembre scorso sono state distribuite le ultime scorte alimentari, e l’Onu ha avvertito che la denutrizione di massa è una reale prospettiva, se non si interverrà al più presto.

La dichiarazione – firmata da un ampio gruppo di leader religiosi cristiani (tra cui figurano i battisti, i metodisti, la Chiesa di Scozia e la Chiesa riformata unita), ebrei, musulmani, indù, buddisti e sikh – chiede un intervento immediato da parte del governo del Regno Unito.

«Questa è una città antica che è stata la patria di persone appartenenti a diverse fedi – si legge nella dichiarazione – noi preghiamo per tutti coloro che sono ancora in città e invitiamo il Governo ad agire per preservare la vita della gente di Aleppo».

«Come leader religiosi – prosegue l’appello – chiediamo al governo del Regno Unito di agire a livello internazionale, in particolare in seno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e di fornire un sostegno concreto per facilitare la consegna degli aiuti ai civili della città. Il Regno Unito può aprire la strada in modo da alleviare le terribili sofferenze della gente di Aleppo. Preghiamo affinché si intervenga presto in loro aiuto».

Immagine: via flickr.com