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Costruire «un’arca» nel nostro cuore

Noè fece tutto quello che Dio gli aveva comandato
Genesi 6, 22

Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un arca per la salvezza della sua famiglia
Ebrei 11, 7

Cosa ci comandi Signore? Cosa vuoi da noi? A volte quello che ci chiedi sembra assurdo e non lo capiamo. Hai chiesto a Noè, un tempo, di costruire un’arca di legno, di una grandezza predefinita. Tu hai già deciso ogni cosa e questo tranquillizza un po’. Ma la tranquillità dura poco perché tu annunci una sciagura: il diluvio, la fine di tutte le tue creature. Perché o Signore hai scelto Noè, perché tra tutti i viventi hai parlato a questo tuo servo? Perché proprio a lui è dato di sopravvivere alla tua ira e tu con lui hai voluto stabilire un patto? Tu vuoi salvarlo dalle acque assieme alla sua famiglia e gli chiedi di radunare ogni specie di ciò che vive e il cibo necessario per sopravvivere fino a quando la pioggia non sarà finita e le acque non si saranno ritirate.

Noè ha ricevuto questo tuo comando e ha fatto tutto quello che tu hai comandato.

Ma tu, Signore, oggi chiedi ancora, con la tua Parola, a ciascuno dei tuoi figli e figlie su questa terra, di costruire un’arca e di radunare ogni specie, perché al ritorno del sole il mondo possa rinascere bello come tu lo hai voluto.

L’arca che tu ci chiedi di costruire oggi Signore è un posto nel nostro cuore, nel quale tu riverserai il diluvio della tua grazia, che distruggerà il peccato che vive dentro di noi. Un diluvio che da morte del male, diventa vita in noi. Fa’ che in questo angolo del nostro cuore, noi possiamo radunare tutto ciò che c’è di buono, tutto ciò che c’è da salvare, perché una volta terminata la tempesta esso possa tornare a vivere nella bellezza con cui tu lo hai formato nelle viscere di nostra madre.

Sì Signore, anche noi, come Noè, faremo tutto quelli che ci comandi. Amen!

Immagine: via istockphoto.com