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La nuova gestione della Cultura a Pinerolo

Il fatto che con la cultura non si mangi o non si crei economia è una bufala ormai smentita da innumerevoli studi e, spesso, dall’evidenza dei fatti. Martino Laurenti è il nuovo assessore alla cultura di Pinerolo e insieme alla collega Francesca Costarelli, assessora alle manifestazioni, lavorerà con il suo staff per dare una nuova direzione all’offerta culturale cittadina. Laureato in Storia e attivista del Movimento 5 stelle della prima ora, dalla nascita dei meet-up pinerolesi nel 2009.

«Questi ultimi sono stati mesi piuttosto duri, io non ho mai avuto esperienze amministrative, ho dovuto imparare tutto da zero ma sono stato aiutato moltissimo da tutti gli uffici, dalla Giunta e dall’assessorato. Abbiamo costruito, insieme al sindaco Salvai, il programma ed è stato abbastanza naturale all’interno del Movimento scegliere me come assessore alla Cultura», spiega Laurenti.

Quali sono i problemi che ha dovuto affrontare in questi mesi?

«I problemi sono più che altro di natura burocratica, ma l’ufficio cultura di Pinerolo è composto da persone in gamba e competenti che lavorano molto bene e mi stanno aiutando molto. Ci sono tanti progetti in cantiere ma bisogna confrontarsi con la fattibilità delle buone idee che abbiamo avuto. Uno come me, che non ha mai fatto amministrazione, è abbastanza abituato a pensare una cosa e realizzarla nel giro di pochi mesi. Invece qui bisogna calcolare tutto con tempi molto più lunghi».

Quali sono i punti del programma?

«Io ho due deleghe che sono Cultura e Partecipazione. Per quanto riguarda il discorso Cultura ho già incontrato e parlato con tutti gli operatori del settore (musica, teatro, associazioni di volontariato culturale) e imbastito una serie di progetti. Tra le molte idee ne seleziono due: il teatro Sociale, di proprietà comunale, che è una risorsa molto importante per questa città; il 1° ottobre è partita la stagione teatrale che abbiamo fatto iniziare ma per il prossimo anno vorrei fare qualcosa di diverso. Fino ad ora è stato un contenitore che aveva dentro un po’ di tutto. Dalla stagione 2017-2018 vorrei realizzare delle mini rassegne tematiche. Per esempio, nel 2017 si festeggiano i 500 anni della Riforma Protestante e i 100 anni della Rivoluzione d’Ottobre. Quindi mi piacerebbe lavorare sul tema delle “rivoluzioni” e portarle al centro della stagione teatrale del Sociale, per dare un taglio riconoscibile a ciò che succede a Pinerolo.

Per quanto riguarda il discorso “partecipazione” il lavoro che stiamo facendo è quello di scrivere il regolamento degli istituti di partecipazione della città di Pinerolo introducendo quelle che, nel momento in cui verranno applicate, saranno delle novità assolute: per esempio, il referendum abrogativo e consultivo, introdurre il bilancio partecipativo e la partecipazione diretta dei cittadini nella gestione dei beni comuni. Cambiamenti importanti nella pratica e nella forma della politica della città. In questi cinque anni come assessorato alla cultura voglio andare in questa direzione».

Intanto è iniziata anche la stagione dell’Accademia di Musica di Pinerolo con 27 concerti in programma e grandi nomi e grandi ospiti anche internazionali dalla Germania, alla Portogallo alla Cina. «Come accademia non ci occupiamo solo di musica ma anche di formazione e divulgazione culturale musicale», spiega la direttrice Laura Richaud. Proprio in questa settimana è in corso il workshop con Maria João Pires, una delle più grandi pianiste della sua generazione, in una settimana intensa di lezioni, conferenze, proiezioni e letture. «I contatti con la nuova amministrazione ci sono stati, sono stati numerosi e molto proficui. Tanto che l’obbiettivo che abbiamo insieme è quello di realizzare un nuovo polo musicale per Pinerolo» conclude Richaud.