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Cop22. Dichiarazione «Interfedi» sul clima

Le delegazioni dalla Act Alliance, la Federazione Luterana Mondiale (Flm) e il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Marrakech, in Marocco, dal 7 al 18 novembre, chiedono congiuntamente una più rapida transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio sulla base di energia pulita al fine di arginare l’aumento delle temperature globali.

Le tre organizzazioni religiose sono presenti alla 22sima sessione della COP 22 in Marocco, in base alla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), come parte attiva a difesa del Creato e per monitorare insieme ai grandi della Terra il cambiamento climatico.

Il giorno d’apertura della Conferenza, Act Alliance ha espresso la speranza che questa Conferenza sul clima possa essere una «CopAzione» in cui «gli obiettivi fissati nell’accordo di Parigi possano essere approfonditi in modo da assicurare che, ai propositi, possano seguire d’ora in poi regole più ambiziose».

I governi mondiali hanno dimostrato il loro impegno ad affrontare i cambiamenti climatici e gli accordi presi al vertice di Parigi e possono essere soddisfatti: «Tuttavia, un accordo fatto di soli propositi non servirà a nulla; l’ordine del giorno è assicurarci che l’applicazione possa ora cominciare», ha dichiarato Dinesh Vyas, leader del gruppo di lavoro Act Alliance sul cambiamento climatico.

La Flm, che nel 2015 ha deciso di adottare la «politica» di non investire in combustibili fossili, è un rappresentante delle conferenze climatiche delle Nazioni Unite, lo fa con una delegazione giovanile, presente anche in questi giorni a Marrakech.

Ai negoziati sul clima la Flm porta la sua esperienza e la sua visione incentrata sulla giustizia, lo scambio intergenerazionale e la solidarietà rivolta in particolar modo con coloro che sono vessati e più vulnerabili dai cambiamenti climatici.

Il segretario generale della Flm, Martin Junge, ha detto: «In occasione della commemorazione congiunta cattolico-luterana, per celebrare la Riforma, abbiamo ricordato che il nostro è un servizio comune per il clima e la creazione di Dio, che oggi più che mai soffre per lo sfruttamento alla quale viene sottoposta e per l’avidità insaziabile di alcuni esseri umani. Dobbiamo lavorare per un cambiamento nei cuori e nelle menti, porta ad una cultura della responsabilità».

Negli ultimi anni, i gruppi ecumenici si sono profondamente impegnati per la difesa e per un’azione sui cambiamenti climatici prendendo parte a tutte le conferenze mondiali. Il Cec, e molte organizzazioni affini, hanno preso posizioni forti e di condanne, etiche e morali, sulle industrie dei combustibili fossili, le quali, secondo il Cec, generano emissioni dannose e che provocano il cambiamento climatico.

«Le persone di fede devono unirsi e lavorare insieme per la giustizia climatica, ed è necessario, ora più che mai», ha dichiarato anche il segretario generale del Cec, Olav Fykse Tveit: «ho incontrato molti “rifugiati climatici” durante la recente visita in Nuova Zelanda e in Australia; noi oggi non stiamo parlando del domani ma del presente, questa tragedia è una situazione attuale; è il momento di agire subito. Il cambiamento climatico ed i suoi effetti, sono negativi per tutto il pianeta, per tutto il Creato e in particolar modo per le comunità più povere, come quelle indigene. Il nostro compito è quello di portare giustizia e pace per il benessere sociale ed ecologico e uno sviluppo sostenibile per tutti», ha concluso Tveit.

I tre segretari generali delle diverse organizzazioni hanno firmato la Dichiarazione di Cop22 «Interfedi» sul clima insieme a 220 altri leader religiosi.
 

Link utili:
COP22 Interfaith climate statement
Photos from faith-based events at COP22
WCC work on care for creation and climate change
LWF at COP22
ACT Now for climate

Immagine: lutheranworld.org