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60 anni della nascita dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia

Sessant’anni fa nasceva l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi). Un passo epocale, così lo descrivevano le cronache dell’epoca, che segnò l’inizio dell’autonomia dei battisti italiani dalla missione americana della Southern Baptist Convention. «Un passaggio alla ‘maggiore età’ e all’assunzione di nuove responsabilità che i battisti italiani hanno intrapreso con gioia e coraggio», ha ricordato ieri sera a Chianciano Terme (SI), dove è in corso la XLIV Assemblea generale dell’Unione battista d’Italia,il pastore Raffaele Volpe, presidente uscente dell’Ucebi, durante la presentazione del libro di Martin Ibarra Perez “Costruire la comunione” (ed, GBU, pagg. 112, euro 12), dedicato a questa ricorrenza. L’autore, dopo aver ripercorso brevemente la storia del battismo in Italia, presente nel nostro paese da oltre 150 anni, si è soffermato particolarmente sugli eventi del 1956 cercando di individuare le ragioni che hanno portato alla costituzione dell’Ucebi, seguendone poi le vicende fino ad oggi. Alla presentazione hanno partecipato il pastore Alessandro Spanu e il pastore Emmanuele Paschetto, che ha portato la sua testimonianza personale degli eventi ricordati.

Sempre nella serata di domenica 30 ottobre, sono stati presentate due iniziative relative a un’altra importante ricorrenza per l’intero mondo evangelico, il Cinquecentenario della Riforma protestante, 1517-2017. Il professor Massimo Rubboli, coordinatore del Comitato storico dell’Ucebi, ha presentato il progetto di una mostra dedicata al Cinquecentenario e che intende dare maggior risalto a quella che è definita la Riforma radicale rispetto a quella cosiddetta “magisteriale” dei riformatori Lutero, Calvino e Zwingli. «La Riforma radicale si è espressa attraverso gli anabattisti e i mennoniti, per citare i gruppi principali, la cui eredità è stata raccolta dal battismo nascente nel Seicento», ha spiegato Rubboli. I temi principali di questa “ala sinistra” della Riforma sono la sovranità popolare, la libertà di coscienza, la netta separazione tra chiesa e stato, il battesimo dei credenti e il rifiuto del battesimo degli infanti. La mostra sarà pronta entro il prossimo dicembre, prevede una quindicina di pannelli e sarà corredata da un catalogo. E’ stato inoltre presentato un progetto di formazione sulla Riforma per le scuole secondarie di primo e secondo grado, rivolto sia agli studenti sia ai docenti.

Immagine di Pietro Romeo