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Presentato il Dossier Statistico Immigrazione

«Visto il momento politico internazionale in cui versiamo e la grande crisi delle masse di migranti in movimento verso l’Europa in fuga da guerre, persecuzioni e da condizioni di vita insopportabili nei propri paesi d’origine, è quanto mai importante una corretta informazione sul fenomeno migratorio», ha dichiarato Claudio Paravati, direttore della rivista interreligiosa Confronti che per il secondo anno è partner del Centro studi e ricerche Idos per l’edizione 2015 del Dossier Statistico Immigrazione. «E’ un risultato storico per la nostra rivista – ha dichiarato ancora Claudio Paravati, che con Franco Pittau, presidente onorario di Idos, ha moderato la presentazione ufficiale al Teatro Orione a Roma – perché abbiamo collaborato in partnership per l’elaborazione del Dossier che è il punto di riferimento nazionale per tutti coloro che si occupano di immigrazione. E’ necessaria una corretta informazione anche sulla pluralità religiosa e sulla possibilità che le comunità di fede siano vettori di integrazione e ricchezza per tutta la società».

Oggi il Dossier viene presentato contemporaneamente in tutta Italia, in ogni capoluogo di regione. «L’otto per mille della Chiesa Valdese ha finanziato questo progetto che ha una storia importante e che è necessario che prosegua con serietà e scientificità – ha aggiunto il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese – è uno strumento prezioso e siamo contenti di aver potuto sostenere in maniera significativa la realizzazione dell’edizione 2015».

ll Dossier Statistico dedica la sezione iniziale alle dimensioni internazionale ed europea del fenomeno, dalle quali non si può prescindere nell’esaminare il caso italiano e quanto accaduto nel corso del 2015: l’andamento dei flussi, la consistenza e la distribuzione di residenti e soggiornanti, la prevalenza dei motivi familiari su quelli lavorativi, il boom delle acquisizioni di cittadinanza, le caratteristiche dell’inserimento lavorativo e sociale in questa lunga fase di crisi, la persistenza delle discriminazioni, le difficoltà frapposte alla convivenza interreligiosa, l’analisi dei costi e dei benefici. Questi e diversi altri aspetti sono stati approfonditi a partire da dati statistici e da analisi specifiche. Anche se l’attenzione all’integrazione dei migranti economici resta preminente, ampio spazio è riservato al consistente arrivo di migranti forzati, nei cui confronti l’intera Unione Europea è chiamata a superare interventi di corto respiro.

La dimensione continentale si compone con l’analisi dettagliata non solo della situazione italiana, ma anche dei singoli contesti territoriali, di cui sono espressione i rapporti regionali sull’immigrazione.

Il capitolo dedicato all’emigrazione italiana conferma il carattere ‘globale’ del fenomeno: sono 5 milioni i cittadini stranieri residenti sul territorio nazionale e altrettanti gli italiani che vivono all’estero. Gli uni e gli altri costituiscono un’opportunità per l’Italia, non sempre adeguatamente considerata. Lo scenario attuale rappresenta una sfida che richiede una grande preparazione e il superamento di visioni parziali e pregiudiziali.

A Torino il Dossier è stato presentato alla sala del tempio valdese di Corso Vittorio Emanuele II dalla pastora Maria Bonafede, Lamine Sow, coordinatore regionale immigrazione, Fredo Olivero, Ufficio Migranti diocesi di Torino; presente l’assessora alle Pari Opportunità della Regione Monica Cerutti. La pastora valdese Maria Bonafede, in occasione dell’incontro, ha presentato il progetto pilota in Europa dei “Corridoi umanitari” promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), dalla Comunità di Sant’Egidio e sostenuto dall’Otto per mille valdese.