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Saverio Merlo, traduttore di Lutero e insegnante appassionato

Sabato 15 ottobre, al Salone valdese di Torino, si presentava un volume della collana «Opere scelte di Lutero» dell’editrice Claudiana. Paolo Ricca e Corrado Malandrino hanno illustrato il testo L’autorità secolare, fino a che punto le si debba ubbidienza (1523), di cui Ricca stesso è curatore (2015). Ma l’occasione aveva un’ulteriore valenza. Si trattava di ricordare l’autore della traduzione, Saverio Merlo, 1949-2000, torinese divenuto valdese per scelta, insegnante di storia e filosofia. Un altro incontro, il giorno precedente, si era tenuto a Bra (Cn), con l’intitolazione a suo nome della biblioteca nel liceo in cui Merlo aveva insegnato nei suoi ultimi anni, prima che un malore improvviso lo stroncasse.

È stata significativa, al riguardo, la testimonianza del dr. Raffaele Potenza, del Coord. regionale delle donazioni e dei prelievi di organi e tessuti: diverse persone hanno infatti potuto sopravvivere a delle patologie, o migliorare la propria condizione di vita, grazie agli organi e alla cute di Saverio Merlo.

Nell’incontro torinese sono state ricordate l’amabilità dell’insegnante, la carica umana nell’attività della chiesa (per esempio nella Comm.ne politica della Federazione giovanile evangelica), la partecipazione a incontri internazionali come la kermesse biennale delle chiese evangeliche in Germania – Kirchentag (da parte del past. Giuseppe Platone), la passione per la musica, la disponibilità al lavoro nel centro di formazione di Agape. Autore anche di pagine di studio biblico per Riforma, Saverio Merlo è stato un cultore dei pensatori che intrecciavano la cultura ebraica con un marxismo eterodosso e utopico, in particolare Ernst Bloch e Walter Benjamin.

Immagine di Federico Jahier