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L’Esercito della Salvezza contro la Tratta

Dal 2007 l’Unione Europea celebra il 18 ottobre come la Giornata contro la tratta degli esseri umani. Vittime della tratta sono 32 milioni di adulti e 14 milioni di bambini nel mondo, secondo i dati resi dall’indice della schiavitù globale: dunque 45 milioni in 167 Paesi, si legge sul sito dell’Organizzazione Global Slavery.

In occasione della decima edizione della Giornata, l’Ufficio affari europei dell’Esercito della Salvezza (Eds) presenterà a Bruxelles il suo rapporto 2016, contenente le attività di contrasto al traffico di esseri umani.

«Riteniamo che gli esseri umani, creati a immagine e somiglianza di Dio, non debbano essere considerati come merce. Pertanto – scrive l’Esercito della Salvezza sul sito esercitodellasalvezza.org – ci opponiamo alla tratta umana in tutte le sue forme, sia a scopo di sfruttamento sessuale sia lavorativo».

Operando in rete con altri movimenti e associazioni, l’Esercito della Salvezza infatti cerca di avvicinare le vittime della tratta per stabilire rapporti di amicizia, offrendo conforto, speranza e sostegno qualora queste volessero sfuggire alla situazione, accompagnandole nel percorso verso la ricostruzione di una vita libera, sana e stabile. «Crediamo anche – si legge ancora – che lo sfruttatore debba rispondere delle proprie azioni, sia davanti alla legge umana e sia davanti a Dio».

L’Esercito della Salvezza con il suo operarto intende incoraggiare governanti e legislatori affinché possano varare al più presto leggi che «contrastino la piaga della tratta umana a livello locale, nazionale e globale, classificandola come reato e stabilendo delle pene appropriate per chi se ne rende colpevole», riconoscendo che l’evangelo «offre salvezza, anche al peccatore più incallito», sperando nella sua conversione e riabilitazione.

Il fenomeno della tratta oltre allo sfruttamento sessuale include lo sfruttamento della forza lavoro e la terribile piaga della raccolta di organi. 30 mila persone ogni anno muoiono per abusi, operazioni non sanitarie, malattie, torture e abbandono. 

Belgio, Germania, Grecia, Israele, Italia, Giappone, Olanda, Tailandia, Turchia e Usa, sono le mete scelte per inviare le vittime della tratta.

Solo in Italia, si stima siano circa 129.600 le persone che vivono in «moderna» schiavitù, ossia lo 0.021% dell’intera popolazione; secondo i dati resi noti da Global Slavery al link: www.globalslaveryindex.org/country/italy

La presentazione a Bruxelles del rapporto Eds verterà proprio sulle recenti task force attivate a livello europeo al fine di prevenire il fenomeno e per proteggere e reintegrare le persone che sono riuscite a sottrarsi ai loro aguzzini, ai maltrattamenti e alle privazione delle proprie libertà.

Il primo incontro internazionale contro «la tratta umana» dell’Esercito della Salvezza si tenne a Londra il 7 luglio 2015. Un gruppo di lavoro nominato dal Capo di Stato Maggiore William Roberts, definì gli scopi del gruppo: «promuovere, incoraggiare, sostenere e coordinare una risposta dell’Esercito della Salvezza in tutto il mondo alla tratta di esseri umani».

Alla vigilia dell’incontro, Jeroen Hoogteijling, presidente della task force europea, ha dichiarato: «Con il suo ministero internazionale in favore dei poveri e degli oppressi, l’Eds gode di una posizione unica per raggiungere le vittime delle tratte, per combattere il mostro dello sfruttamento, la violazione dei diritti umani, per restaurare la dignità umana».

L’incontro si terrà alle 18 presso la Cappella della Resurrezione in rue Van Maerlant 22-24 (altrimenti nota come “Cappella per l’Europa”).