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Bossey compie 70 anni

Un culto creativo, diverse preghiere per la pace e per il dialogo e la presentazione di un libro «saranno la cornice ideale» che il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) ha previsto per il «laboratorio ecumenico» nato per coinvolgere le migliaia di studenti residenti presso l’Istituto e provenienti da tutto il mondo.

Il tema scelto per le giornate sarà: «La costruzione della pace e il ruolo delle religioni» che sarà aperto dall’imam Ahmed al-Tayyeb di Shaykh di al-Azhar al-Sharif e dal pastore Ioan Sauca, direttore di Bossey. All’incontro è anche prevista la partecipazione di «alti» rappresentanti delle Nazioni Unite, del Governo svizzero e del Consiglio svizzero delle religioni delle chiese, membro del Cec.

La funzione religiosa ed ecumenica del 2 di ottobre sarà dedicata (si legge sul sito www.oikoumene.org) proprio all’Istituto: «70 anni tra presente e passato». Il giorno precedente, il 1° di ottobre, il Cec presenterà il libro dedicato alla storia di Bossey: «The Story of Bossey».

Le «Porte aperte» all’Istituto permetteranno, per chi lo vorrà, di partecipare alle preghiere nella cappella Bossey, di fare visite guidate nel campus, di incontrare gli studenti e i docenti; infine un mercatino ecumenico, diversi incontri e un concerto serale, accompagneranno i visitatori.

A Bossey: «gli studenti vivono, studiano e apprendono nozioni importanti pregando insieme – si legge nella brochure dell’iniziativa – in una comunità dal sapore interculturale e interconfessionale. Studi accademici sono abbinati ad approfondimenti esperienziali, proprio per raggiungere le competenze necessarie per favorire il dialogo e la costruzione della pace».

Dopo la frequentazione e dopo aver sostenuto gli esami dei corsi «interreligiosi», si legge ancora nell’invito alla giornata: «gli studenti possono tornare presso le loro comunità, sparse in tutto il mondo, per promuovere il dialogo e la collaborazione per la costruzione della fiducia e comprensione interreligiosa. Un modo per sostenere tutto il prezioso lavoro che il movimento ecumenico porta avanti anche attraverso il pellegrinaggio della giustizia e della pace».

Il ruolo dell’Istituto Ecumenico di Bossey è infatti quello di formare leader ecumenici: «missionari» di dialogo e di riconciliazione nella ricerca collettiva per l’Unità dei cristiani e l’armonia con il popolo di Dio.