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Tanti i minori soli a sbarcare sulle nostre coste

Crescono in maniera considerevole gli sbarchi di minori non accompagnati nel nostro Paese. E’ uno dei dati più rilevanti messi in evidenza dalla ricerca presentata ieri 21 settembre ad opera della fondazione Ismu.

L’Ismu nasce nel 1991 per iniziativa della Fondazione Opere sociali della Cariplo con la denominazione di Istituto per lo Studio della Multietnicità con la mission di promuovere studi e ricerche e di svolgere un’attività di documentazione, informazione e formazione sui molteplici aspetti connessi con la trasformazione multietnica e multiculturale della società.

Nei primi 8 mesi del 2016 hanno attraversato il mar Mediterraneo per sbarcare in Italia oltre 16.800 minori non accompagnati, mentre in tutto il 2015 erano stati 12.360, rappresentando il 15% di tutti gli arrivi via mare, mentre erano l’8% lo scorso anno.

Preoccupa il fatto che i minori non accompagnati rappresentino il 91% del totale dei minori sbarcati, un vero e proprio esercito di bambini e ragazzi senza genitori e affetti, sradicati dai propri contesti e sperduti di fronte alle sfide della loro nuova realtà. Nel 2014 rappresentavano il 49% dei minori arrivati e nel 2015 il 75%, segnalando quindi una tendenza in crescita che fra l’altro si discosta dalla situazione greca dove si apprezzano i passaggi di molti più nuclei familiari completi.

Restano comunque gli uomini ad arrivare in misura più consistente, il 70% in Italia e il 41%, mentre le donne rappresentano il 13% in Italia e il 21% in Grecia, e i minori sulle nostre coste il 16% del totale degli arrivi mentre in Grecia il 37%.

Per quel che riguarda l’Italia gli arrivi sono tutti dall’Africa, con Gambia, Eritrea, Egitto e Nigeria a farla da padrona.

Giovani che nel nostro Paese solitamente non si vogliono fermare se è vero che a fine luglio su 12.700 minori soli soltanto 3 mila hanno avanzato domanda di protezione internazionale, mentre sono di più, oltre 5 mila coloro che sono risultati irreperibili, sono cioè fuggiti dai vari centri di ospitalità nel tentativo di raggiungere altre nazioni o sono finiti nei terribili circuiti del lavoro e dello sfruttamento minorile.

Il 95% dei minori non accompagnati è di sesso maschile e l’82% ha una età compresa fra i 16 e i 17 anni e il 40% di tutti i minori si trova attualmente in Sicilia, in strutture non pensate per loro. Una situazione sanitaria e sociale esplosiva.