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Assisi. «Sete di pace» tra Mattarella e Francesco

«Il dialogo tra le religioni, tra credenti e non credenti, il dialogo della cultura, può molto, più di quanto sembri».

A dirlo è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri pomeriggio ha partecipato all’inaugurazione del meeting «Sete di Pace» ad Assisi.

Un incontro internazionale al quale partecipano oltre 500 leader religiosi da tutto il mondo: «Lo scontro con la violenza estremista – ha aggiunto il Presidente della Repubblica – è anche uno scontro culturale. E quindi la cultura può prevalere sull’oscurantismo». Mattarella lo ha dichiarato ad alcuni giornalisti proprio al termine dell’inaugurazione.

Non solo l’Europa, ma un po’ tutto il mondo è sconvolto dal terrorismo che – hanno ricordato ieri pomeriggio i promotori dell’Incontro al Teatro Lyrick – «si giustifica in nome abusivo della religione; c’è anche molta perplessità rispetto alle politiche incerte e poco comprensibili delle grandi potenze implicate nelle aree di conflitto, mentre non si vedono ancora segni apprezzabili di inversione di tendenza rispetto al pericoloso squilibrio nell’appropriazione e nella distribuzione delle risorse a livello globale, che genera tensioni anche molto violente all’interno dei singoli paesi ed a livello internazionale».

Di questo, e di altri temi si parlerà ancora oggi e domani ad Assisi, dove sono già confluiti rappresentanti religiosi e personalità dell’umanesimo laico in occasione del Trentesimo anniversario dello storico incontro di preghiera per la pace del 27 ottobre 1986, voluto da Giovanni Paolo II; un incontro considerato da tutti come pietra miliare del cambiamento di rotta nei rapporti tra le religioni.

Tra gli oltre 500 ospiti, oltre ad esponenti del mondo cristiano ortodosso e delle altre religioni – dall’islam all’ebraismo, dal buddismo allo scintoismo – ci sarà anche una importante presenza protestante. A cominciare dal moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, che interverrà domattina (martedì 20 settembre) all’interno di un panel sulle migrazioni.

Il moderatore riporterà ad Assisi l’esperienza dei «Corridoi umanitari», il progetto pilota promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio (anche tra i promotori dell’incontro «Sete di pace») e che ha già portato in Italia circa 300 profughi dal Libano in modo legale e sicuro, grazie al rilascio di visti umanitari. Dieci di questi profughi saranno presenti ad Assisi e parteciperanno al pranzo con papa Francesco previsto sempre domani, martedì 20 settembre.