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Violento terremoto in Tanzania

La terra ha tremato anche in Tanzania. Il 10 settembre scorso una scossa di terremoto di magnitudo 5.7 della scala Richter è stata avvertita in tutta la regione dei Grandi Laghi. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 25 km ad Est della città di Nsunga, sul lago Vittoria. Molte case nella città di Bukoba, vicina all’epicentro, sono crollate.

Immediato l’intervento della Chiesa evangelica luterana in Tanzania (Elct), attraverso il suo organismo diaconale Tanganyika Christian Refugee Services (Tcrs), della Federazione luterana mondiale (Flm) e del locale team di Act.

Abednego M. Keshomshahara, vescovo della Diocesi Nord occidentale della Elct, ha detto che molte famiglie in città e nelle zone circostanti Bukoba sono in stato di shock profondo a causa degli ingenti danni subiti.

Il governo della Tanzania ha dichiarato che più di 250 persone sono rimaste ferite, e centinaia di case sono danneggiate o crollate del tutto nella regione intorno al lago Victoria. Scosse si sono avvertite anche in Kenya, Ruanda e Uganda.

«Stiamo cominciando a valutare i danni, al fine di fornire la risposta più adeguata. La maggior parte delle case e degli edifici non sono costruiti per resistere a terremoti. Alcuni sono stati completamente danneggiati, altri hanno crepe profonde e dovranno essere riparati o completamente ricostruiti. Nella fase di emergenza, le persone hanno bisogno di aiuto e stiamo incoraggiando i membri delle comunità ad offrire rifugio a coloro che hanno perso le proprie abitazioni», ha proseguito il vescovo Keshomshahara.

Da una rapida valutazione del team del Tcrs più di 753 case in Bukoba e Ngara risultano essere state completamente distrutte e più di 1.037 danneggiate. Le persone hanno urgente bisogno di ricovero, cibo e medicine. Saranno poi necessari materiali da costruzione come pali, lamiere di ferro e chiodi per riparare le case danneggiate o costruirne di nuove.

Il vescovo Keshomshahara ha detto che almeno 10 case gravemente danneggiate appartenevano a pastori, evangelisti e altri lavoratori della chiesa, anche una scuola domenicale è stata distrutta. «Le persone della comunità stanno accogliendo coloro che hanno perso case, fornendo vestiario, cibo e altri oggetti di prima necessità».

«Questo disastro ha lasciato il paese e le persone in stato di shock profondo. Come chiesa abbiamo mostrato il nostro sostegno e condiviso il dolore della nostra gente intorno alla zona del Lago Vittoria pregando domenica 11 settembre e invitando altre diocesi a dare sostegno diaconale», ha detto il vescovo Frederick Shoo, presidente della Elct.

Immagine: LWF/TCRS