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Teologi a scuola in Svizzera

Le visite di preti e pastori nelle classi del cantone del Vaud in Svizzera saranno rimpiazzate dalla presenza di un teologo di riferimento all’interno dell’istituto scolastico. Si tratta di un progetto in corso di elaborazione, pronto a decollare con l’avvio del nuovo anno scolastico.

Ognuna delle 90 scuole del cantone si vedrà attribuire quindi uno studioso, che diventerà figura di riferimento in particolare per gli insegnanti del corso di etica e culture religiose che da tre anni ha sostituito la lezione di storia biblica.

A ciò si aggiungerà un lavoro prettamente pastorale di vicinanza agli alunni e al corpo insegnanti di fronte a necessità che possono via via presentarsi, pubbliche e private. Cambia anche la prospettiva: non sono più curati e pastori a invitarsi nelle classi, ma sono le classi a richiedere eventualmente la loro presenza. Ciò serve in parte a sedare le polemiche che sempre tali visite recano, fra insegnanti che le vivono come sorta di verifica del proprio lavoro e genitori che criticano quello che definiscono un proselitismo mascherato.

Il nuovo assetto è frutto di un accordo fra Chiesa riformata e cattolica, sempre a braccetto per iniziative simili nel cantone. Le nuove figure professionali saranno rappresentativi delle due confessioni.

Dal 2013 il corso di etica e culture religiose è parte obbligatoria del programma scolastico delle scuole primarie e secondarie, mentre il corso di storia biblica di cui ha preso il posto era facoltativo.

L’obiettivo è quello di fornire agli allievi una panoramica delle differenti culture religiose mondiali e del loro ruolo nell’attuale contesto geopolitico e interreligioso.

Immagine: Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14329