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Fykse Tveit: «Dobbiamo aver cura del Creato. Ce lo chiede Dio»

Nel corso di una visita presso la Riverside Church di New York il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese, pastore Olav Fykse Tveit, si è espresso a pochi giorni dallo storico accordo Cina –Usa, proprio sul clima.

«Il cambiamento climatico – ha rilevato Tveit – sta rendendo la vita di tutti i giorni meno prevedibile e difficile, molti agricoltori che vivono nelle zone povere del mondo non riescono più a far fiorire la loro terra. Ancora una volta le sofferenze e le carestie – ha proseguito Tveit –, ci mettono a dura prova. Dobbiamo comprendere cosa significa credere nel Dio Creatore. Dio, però, ci ha assegnato un ruolo importante: quello di prenderci cura della creazione, un ruolo, un dovere che non possiamo ignorare. Non possiamo sperare che Dio possa risolvere tutto da solo, noi siamo stati chiamati ad operare al suo fianco per la salvaguardia del Creato». Parlando poi di unità nella chiesa e, dato il luogo in cui era in visita, dell’acuirsi di fenomeni di razzismo negli Usa, Tveit ha proseguito: «Non possiamo chiedere l’unità nella chiesa se non lavoriamo per l’unità del genere umano. Non possiamo credere in Dio e ad abbandonare la creazione di Dio».

I membri di chiesa della Riverside Church hanno fatto dell’unità della chiesa una questione dirimente. La chiesa infatti è fortemente interconfessionale e interrazziale e conta 1.750 tra membri e affiliati che provengono da più di 40 diversi percorsi confessionali, nazionali, etnici e culturali. «Continuiamo a lavorare e pregare insieme – ha concluso Tveit – per fortificare la nostra spiritualità e sostenere la giustizia e alla pace nel mondo».

La Riverside Church è membro delle chiese battiste americane, Stati Uniti d’America e la Chiesa Unita di Cristo e collabora con il Consiglio ecumenico delle Chiese nella città di New York.

Immagine: fonte Cec