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La Chiesa metodista del Benin riunita e riappacificata

Traduzione da cevaa.org

Dopo 19 anni di crisi, la Chiesa protestante metodista del Benin ha finalmente avviato un processo di riconciliazione e riunificazione delle proprie fila.

E’ stata la diretta televisiva nazionale a sancire questo nuovo corso lo scorso 3 luglio, quando un culto è stato celebrato nella sala rossa del palazzo dei congressi di Cotonou, alla presenza del capo dello Stato Patrice Talon, il cui ruolo di negoziatore è risultato decisivo in questo contesto.

Grandi feste per il mondo metodista dunque, sia a livello locale che mondiale, e gioia per il popolo che vede finalmente la pace scoppiare fra quella che risulta essere una delle principali confessioni nazionali, con una storia che prende avvio addirittura nel 1843.

E’ stata siglata una convenzione ed ha visto la luce un organo transitorio di gestione composto da 15 membri , 7 per ognuno dei due rami della scissione, cui aggiungere un rappresentante del capo dello Stato. Il processo di fusione delle due attuali denominazioni metodiste dovrebbe durare non più di un anno e sfociare in un sinodo che avrà il compito di eleggere i nuovi responsabili della chiesa.

Il culto del 3 luglio è stato condotto dal vecchio presidente della Chiesa metodiste del Togo, pastore Mathias Creppy.

La crisi era aperta dal 1997,a seguito di pesanti dispute relative alle modalità di elezione dei rappresentanti della chiesa e alle possibilità di iterazione dei mandati ottenuti.

Da allora fra carte bollate e tensioni a vali livelli sono passati quasi venti anni, in cui i vari mediatori succedutesi hanno giocato un ruolo importante a partire appunto dal presidente del Paese, cui sommare i membri della Cevaa, la Comunità delle chiese in azione, la Conferenza delle chiese di tutta l’Africa (Ceta), il World Church office britannico, la Chiesa metodista nigeriana, le Chiese sorelle del Togo e della Costa d’Avorio e la Chiesa cattolica del Benin.

Il processo di riconciliazione e riunificazione entra in questi giorni nella sua fase operativa con un ritiro pastorale che ha avuto luogo dal 13 al 15 luglio presso il centro cristiano d’accoglienza e di formazione di Porto-Novo, cui ha partecipato praticamente l’intero corpo pastorale della Chiesa metodista del paese. E’ stato invitato anche il segretario generale della Cevaa, pastore Célestin Kiki che ha portato il messaggio di felicitazioni e sostegno da parte dell’intero mondo missionario protestante e dei suoi partner. I pastori hanno elaborato un piano di rafforzamento dell’unità della chiesa, che verrà sottoposto all’organo di transizione per il vaglio finale.

La Cevaa invita tutte le chiese membro e i partner ha rinforzare mediante le preghiere questo importante processo di riconciliazione in corso.