trident_boat

Rinnovare il programma nucleare Trident è ingiustificato e immorale

Fonte: Baptist Times

L’Unione battista della Gran Bretagna, la Chiesa di Scozia, la Chiesa metodista, la Chiesa riformata Unita e i Quaccheri hanno giudicato «ingiustificata» e «immorale» la proposta del Parlamento inglese di rinnovare il programma nucleare Trident.

L’annuncio dalle chiese arriva in anticipo rispetto al voto parlamentare previsto per il 18 luglio. Si stima che i costi del rinnovo del programma nucleare si aggirino tra i 15 e i 20 miliardi di sterline. Il programma prevederebbe la costruzione di quattro nuovi sottomarini ciascuno in grado di trasportare fino a 16 missili nucleari balistici capaci di colpire obiettivi fino a 7.500 miglia di distanza.

Le Chiese hanno precedentemente espresso disappunto sul fatto che il governo britannico stia facendo resistenza alle discussioni sponsorizzate dalle Nazioni Unite sul disarmo multilaterale. Le chiese del Regno Unito hanno partecipato con propri rappresentati alle conferenze sul Trattato di non proliferazione a New York e da molti anni cercano di fare pressione sulla politica del governo in materia di armi nucleari. Nel 2015, 26 leader religiosi hanno chiesto al governo del Regno Unito di unirsi agli altri stati nello sviluppo di un piano di azione che arrivi a liberare definitivamente il mondo dalle armi nucleari.

I leader delle cinque chiese del regno Unito hanno fatto appello ai propri membri, che raggiungono oltre un milione di persone nel solo Regno Unito, di pregare e di scrivere messaggi ai loro parlamentari.

All’inizio di questa settimana, l’Assemblea generale della Chiesa riformata unita ha ribadito la sua opposizione al sistema di armi nucleari Trident e ha chiesto la negoziazione di un trattato che vieti le armi nucleari. Alan Yates, moderatore dell’Assemblea Generale ha detto: «Le minacce che abbiamo di fronte oggi sono diverse e le armi nucleari semplicemente non possono offrire sicurezza o pace a nessuno ».

Rachel Lampard, vice-presidente della Conferenza metodista ha aggiunto: «È scandaloso che il governo britannico si sia sempre opposto alle occasioni di discussione sul disarmo multilaterale. La decisione di costruire nuovi sottomarini Trident, nel momento in cui i colloqui sul disarmo sono in corso in seno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, appare inopportuna e ingiustificata».

Il pastore Stephen Keyworth, leader del gruppo Fede e società dell’Unione battista della Gran Bretagna, ha detto: «Abbiamo l’opportunità di dare una guida morale e di lavorare in modo creativo, come operatori di pace. Attraverso una politica di difesa costruita sulla paura non riusciremo mai a raggiungere la pace che la Scrittura ci incoraggia a perseguire. La pace si ottiene attraverso la giustizia e la relazione, non attraverso la paura».

Paul Parker, portavoce dei Quaccheri in Gran Bretagna, ha detto: «Crediamo che ci sia qualcosa di Dio in tutti e cerchiamo di amare il nostro prossimo come noi stessi, insegnamento che è presente in molte religioni. Ciò significa che non dobbiamo minacciare gli altri con le armi di distruzione di massa».

Ricordando che la Chiesa di Scozia è contraria alle armi nucleari da trent’anni, il pastore Russell Barr, moderatore della Chiesa di Scozia, ha affermato: «I tentativi di sostenere la pace attraverso la minaccia di distruzione di massa indiscriminata non potrebbero essere più lontani dalla pace alla quale Cristo ci chiama. È fondamentale che il Regno Unito dimostri il tipo di cambiamento che vuole vedere nel mondo, costruendo la pace attraverso una leadership forte e coraggiosa e non commissionando più armi nucleari».

Immagine: By bodgerbrooks – http://www.flickr.com/photos/bodgerbrooks/1130008623/, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3298103