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La Virginia dice no alle spose bambine

Sposarsi in bianco, con la benedizione dei genitori. Altro che sogno romantico; piuttosto un incubo per migliaia di ragazzine abusate e poi costrette a un matrimonio riparatore per salvare l’adulto che ha approfittato della loro ingenuità. Salvo poi divorziare poco dopo, lasciando l’uomo libero di riprovarci e la bambina con l’adolescenza spezzata.

Non stiamo parlando di Bangladesh o dell’India ma degli Stati Uniti, in particolare dello Stato della Virginia, dove finalmente è stata approvata una legge che fissa a 18 anni l’età minima per sposarsi, 16 se con il consenso del giudice – e indipendentemente dallo stato di gravidanza.

Una legge statale, fortemente voluta dalle senatrici Jill Holtzman Vogel e Jennifer McClellan, che ha alzato il velo su una situazione di sfruttamento tutt’altro che isolata, se si pensa che proposte analoghe sono state avanzate in California, Maryland, New Jersey e nello stato di New York, dove ancora mancano tutele per i minori.

I numeri sono disarmanti: tra il 2004 e il 2013, in Virginia si sono sposati 4.500 minorenni secondo i dati ufficiali del Dipartimento statale della Sanità. Tra questi, più di duecento avevano meno di 15 anni. Nel 90% per cento dei casi si tratta di femmine, quasi sempre sposate con maggiorenni molto più vecchi di loro. Otto su dieci hanno già divorziato. Per le giovanissime spose sussiste il 50% di probabilità in più delle coetanee di abbandonare gli studi, il 25% in più di non frequentare il college, e aumenta anche di molto la possibilità di restare incinta in giovanissima età. Inoltre, le associazioni confermano che queste ragazze corrono il rischio di subire violenze domestiche tre volte in più delle altre.

Secondo l’Unicef, in tutto il mondo 700 milioni di donne si siano sposate minorenni. Capita anche che questi matrimoni siano il semplice paravento di un traffico sessuale di minori, una facile scappatoia per gli adulti colpevoli, che possono sposare la ragazzina quando si trovano alle strette, per poi liberarsene con un divorzio facile, come era successo appunto in Virginia, dove un insegnante aveva sposato ben due ragazzine dopo averle messe incinte.

Immagine: via pexels.com