stati_uniti

Gli Stati Uniti non sono più un paese cristiano

Fonte: RNS/Protestinfo; trad. it. G. M. Schmitt/voceevangelica.ch; autrice: Emily McFarlan Miller

Per il 59% dei protestanti evangelici bianchi intervistati dal Public Religion Research Institute PRRI, in collaborazione con la Brookings Institution, gli Stati Uniti non sono più un paese cristiano. Questa risposta ha registrato un aumento dell’11% in soli quattro anni, dal 48% nel 2012.

La convinzione crescente che il cristianesimo negli Stati Uniti sia in calo e che il paese abbia ormai imboccato la direzione sbagliata emerge mentre il mondo politico discute ampiamente di immigrazione e di cambiamenti culturali nel corso della campagna elettorale. Nel recente sondaggio sono state poste anche domande sull’immigrazione. Gli americani sembrano preoccupati a causa delle influenze straniere sullo stile di vita americano. La maggior parte ritiene che gli Stati Uniti siano sulla cattiva strada, ma le opinioni su come tornare sulla buona strada differiscono. Il sondaggio è stato pubblicato il 23 giugno. Sono stati intervistati 2.600 adulti americani tra il 4 aprile e il 2 maggio.

«Se arretriamo di un passo per abbracciare il panorama che questa indagine ci svela ci rendiamo conto che le ansie degli americani sono in aumento», ha dichiarato Robert P. Jones, direttore del Prri, a Washington in occasione delle conferenza stampa di presentazione dei risultati. Mentre una vasta maggioranza degli americani protestanti evangelici ritiene che gli Stati uniti abbiano perduto la loro identità cristiana, gli americani nel loro insieme divergono sulla questione. Il 41% pensa che il paese sia cristiano e lo resti, mentre il 42% pensa che il paese sia stato cristiano in passato, ma non lo sia più. Relativamente poche (15%) sono le persone intervistate che pensano che il paese non sia mai stato una nazione cristiana.

«La comunità bianca protestante evangelica sente che il suo dominio culturale negli Stati Uniti è perduto», spiega Henry Olsen, ricercatore associato presso l’Ethics & Public Policy Center che ha partecipato alla conferenza stampa. «Negli ultimi quattro anni un numero crescente tra essi ritiene che questo dominio sia irrimediabilmente perduto”, aggiunge. “Ciò ha implicazioni importanti per il mondo politico».

Gli americani sono divisi anche in merito al fatto se la cultura e lo stile di vita del loro paese siano migliorati (49%) o peggiorati (50%) dagli anni ’50 del secolo scorso. E secondo il sondaggio PRRI/Brookings «nessun altro gruppo sociale americano è più nostalgico degli anni ’50 del secolo scorso dei bianchi protestanti evangelici», con il 70% che dichiara che la situazione è peggiorata. Su tale questione gli intervistati reagiscono anche politicamente, con il 68% dei repubblicani che ritiene che le cose siano peggiorate, mentre quasi la stessa percentuale (66%) dei democratici pensa che siano migliorate.

Molti americani ritengono che il paese vada nella direzione sbagliata. Una convinzione che attraversa le divisioni politiche ed è leggermente aumentata dal 65% del 2011 al 72% di oggi. E la maggior parte (57%) crede che dovrebbe lottare per i propri valori, anche se essi sono in contraddizione con le leggi e i cambiamenti culturali.

Altri elementi chiave del sondaggio: Quasi sei americani su dieci (57%) pensano che i valori dell’islam siano in contraddizione con i valori e lo stile di vita americani. Tra i principali gruppi religiosi, i bianchi protestanti evangelici sono i più scettici (74%).

Una maggioranza degli americani pensa che lo stile di vita americano debba essere protetto contro le influenze straniere. Tra i principali gruppi religiosi, i cristiani bianchi, inclusi i protestanti evangelici (76%), i cattolici (68%) e i protestanti storici (63%), pensano che il loro stile di vita dovrebbe essere protetto.

Gli americani divergono in merito al fatto se la discriminazione contro i cristiani sia diventata un problema in America così come lo è la discriminazione nei confronti di altri gruppi. Numerosi cristiani, tra cui il 77% degli evangelici bianchi, il 54% dei protestanti storici, il 53% dei cattolici bianchi e dei protestanti neri e il 50% degli ispano-americani cattolici, avvertono che la discriminazione contro i cristiani è un problema. Quasi otto americani senza appartenenza religiosa su dieci (78%) o appartenenti a un’altra comunità religiosa (77%) non condividono questo punto di vista.

Immagine: via flickr.com