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Camminare insieme per portare un frutto abbondante

Fonte: Nev

Tra i tanti temi all’ordine del giorno del Consiglio della Federazione luterana mondiale, (Wittenberg, 15-21 giugno 2016) uno spazio particolare è stato dato al racconto di cammino di riconciliazione che sta dando i suoi primi frutti tangibili. «Portare frutto» è proprio il titolo del rapporto nel quale luterani e mennoniti riflettono sulle «implicazioni della Riconciliazione del 2010» – questo il sottotitolo del documento.

Il riferimento è alla XI Assembla generale della FLM tenutasi nel 2010 a Stoccarda (Germania), nell’ambito della quale ufficialmente i luterani mondiali hanno chiesto «perdono a Dio e ai nostri fratelli e alle nostre sorelle mennonite» per la persecuzione degli anabattisti avvenuta nel XVI secolo. Un richiesta che è stata accolta da parte dei mennoniti, eredi contemporanei della vasta galassia dell’anabattismo del Cinquecento, e che impegna entrambi a proseguire sul cammino della “riconciliazione delle memorie”. Perché il perdono chiesto e il perdono accordato non sono solo parole, dichiarazioni solenni senza seguito, bensì il punto di partenza di un futuro comune, di un dialogo costante e di una collaborazione nella missione cristiana.

Il nuovo documento – presentato al Consiglio dal vescovo slovacco Miloš Klátik, presidente del Comitato teologico e per le relazioni internazionali della Flm – fa il punto su come luterani e mennoniti stanno scoprendo vie nuove e concrete vie per rendere più profondo il loro impegno di guarigione dalle ferite del passato, nuove «occasioni di dialogo, di incontro, di festa e di azione comune». Da questo punto di vista, in un capitolo specifico, il documento rende conto di iniziative diaconali comuni. Tra queste, la collaborazione delle due denominazioni nel lavoro del campo profughi di Dadaab (Kenya), gestito dalla Flm, e al cui funzionamento la Conferenza mennonita mondiale (Wmc) ha contribuito con una donazione di 369.500 dollari statunitensi. Ma sono segnalate anche iniziative più piccole, come l’orto e il frutteto di Harleysville, in Pennsylvania (USA), coltivato dal 2013 dai membri delle locali chiese mennonita e luterana per offrirne i frutti a mense per persone in difficoltà, cucinare pasti per anziani soli o rifornire banchi alimentari.

Un altro importante capitolo riguarda il modo di leggere i testi teologici fondamentali – principalmente quelli della fede luterana – e a come la riconciliazione recentemente ufficializzata debba ridefinire l’insegnamento nelle diverse facoltà teologiche delle due denominazioni protestanti. Come ben chiarisce una lettera del Consiglio della Wmc inviata ai responsabili dei propri seminari teologici: «Da parte luterana, la Confessione di Augusta del 1530, continua a condannare esplicitamente gli anabattisti; mentre alcuni anabattisti-mennoniti hanno mantenuto viva una forte identità basata sul loro essere persone perseguitate», vittime di prigionie, torture ed esecuzioni avvenute nel passato. Si tratta di una situazione da superare da entrambe le parti e, per questo i mennoniti chiedono ai loro college, società storiche e centri d’informazione di includere nel loro insegnamento e nelle loro ricerche i testi relativi alla raggiunta riconciliazione tra mennoniti e luterani.

Da parte luterana, sono state invece redatte delle note a quegli articoli della Confessione augustana (CA) che esplicitamente condannano gli anabattisti del XVI secolo. Le note, pubblicate in appendice nel documento «Portare frutto», chiariscono come la CA esprima non solo la fede evangelica luterana, ma rifletta anche degli intenti politici, nel senso più largo del termine, nel tentativo di ristabilire un terreno teologico comune con la chiesa cattolica sulle espressioni di fede fondamentali delle confessioni di fede della chiesa antica. La condanna degli anabattisti, oltre che ad essere imprecisa nel cogliere la grande varietà di posizioni di quella che viene definita come Riforma radicale, era particolarmente funzionale a questo scopo «strategico» della CA. Infine, le note sottolineano come oggi le condanne espresse sui temi del battesimo, dello Spirito santo e della concezione dell’autorità secolare, decadono in quanto tali e vanno inserite nell’ambito di un dialogo ecumenico aperto e fraterno. A questo proposito è importante l’apertura di un tavolo trilaterale sul battesimo, composto da mennoniti, luterani e cattolici che nel 2017 pubblicherà i suoi primi frutti.

Immagine: via https://www.lutheranworld.org