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Il fondamento della nostra identità

Sappi dunque oggi e ritieni bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli, e quaggiù sulla terra; e che non ve n’è alcun altro
Deuteronomio 4, 39

Egli non è lontano da ciascuno di noi. Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo
Atti degli apostoli 17, 27-28

Il testo evangelico che viene proposto oggi all’attenzione sembra proporre un pensiero che è l’esatto contrario di quello di ieri. La presenza di Dio nella vita delle creature anziché essere impostata sul paradosso della croce di Cristo viene delineata nei termini di una presenza generica benedicente: Dio è ovunque e noi viviamo della sua presenza.

In realtà le due immagini di Dio che questi testi biblici presentano non sono in contraddizione, il loro messaggio formalmente diverso è identico: ciò che fonda la nostra identità personale è il rapporto con Dio. La creatura umana l’homo sapiens è ciò che è nella misura in cui ha coscienza di non essere il creatore di se stesso ma ricevere la sua identità dal confronto con qualcun Altro.

La diversità non sta nel messaggio ma nei destinatari. Ieri l’apostolo si rivolgeva a fratelli e sorelle in fede, membri della sua chiesa a Corinto, oggi agli ateniesi che fanno quattro chiacchiere in piazza, com’era consuetudine un tempo nei nostri borghi. Anche per questi cittadini, che risulteranno alla fine della conversazione essere agnostici e scettici, l’evangelo di Cristo è un messaggio profondamente innovativo, la proposta di un nuovo orientamento dell’esistenza. Il problema per l’apostolo è renderla comprensibile, per questo prende le mosse da un pensiero dell’evangelo: Dio si è fatto prossimo a noi in Gesù (è chiamato Emmanuele cioè Dio con noi) bisogna solo scoprirlo. E per avviare i suoi uditori alla scoperta si appella ad un loro poeta secondo cui «ci muoviamo, siamo e viviamo in Dio».

La conversazione non giunse però in porto, quando Paolo portò il discorso su Gesù Cristo gli interlocutori si dichiararono poco interessati e tornarono ai loro temi di attualità. Forse succede così anche oggi.

Foto: via pixabay.com