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Amministrative 2016: i risultati nei comuni delle valli

In Piemonte cala l’affluenza alle urne per le elezioni comunali. La percentuale di votanti è stata del 59,62% mentre nelle ultime comunali il dato si era attestato sul 68,68% (si votava su due giorni e più comuni erano chiamati al voto). La Città Metropolitana di Torino è sulla stessa falsariga della Regione (58,43% votanti contro il 67,87% delle scorse elezioni comunali): dati più bassi anche della media nazionale, del 62,14% (67,42% precedente tornata). L’ex Provincia di Torino è il fanalino di coda in Piemonte per quanto riguarda l’affluenza alle urne, Vercelli al primo posto con il 67,60%.

Scendendo nel dettaglio del territorio del pinerolese, a Massello il 66% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne e ha premiato la lista civica «Montagna Viva» guidata da Willy Micol che quindi scalza Antonio Chiadò, sindaco uscente. Interessante notate come le altre due liste concorrenti (Lega Nord e Massello Rinasci) non abbiano ricevuto neppure un voto.

Nessuna sorpresa a Porte: una sola candidata, Laura Zoggia, sindaco uscente. Una percentuale vicina al 63 si è recata alle urne per riconfermare la sindaca che è anche presidente dell’Unione dei

Comuni delle valli Chisone e Germanasca. Diversa la situazione a Pinerolo. Fra gli otto candidati andranno al ballottaggio Luca Barbero del Pd e Luca Salvai del Movimento 5stelle. Percentuali vicine al 40% per Barbero e del 25% per Salvai.

Staccati gli altri concorrenti: Mauro Martina di Forza Italia sotto il 10%, Enrica Pazè (Pinerolo in Comune), Sinistra Solidale con Pietro Manduca e la Lega Nord con Gualtiero Caffaratto che si attestano poco oltre il 7%. Staccati Ubaldo Natale Cacciola dell’Unione di Centro (2%) e Piera Bessone di Pinerolo Attiva (attorno all’1,5%).

Nei comuni fino a 3.000 abitanti, in questo caso come Massello e Porte, entrano dieci consiglieri comunali. A Massello, 54 abitanti, 46 elettori e 39 voti validi, correvano quattro candidati ed entreranno sette consiglieri con il sindaco Micol e tre con l’opposizione dell’ex sindaco Chiadò. A Porte l’unica candidata Laura Zoggia si porta a casa tutti e 10 i seggi.

A Pinerolo il nuovo consiglio comunale sarà composto da 24 persone più il sindaco. Però, se nei comuni fino a 15.000 abitanti i consiglieri comunali vengono eletti con il maggioritario, e il calcolo è veloce e immediato, nei comuni oltre i 15.000 abitanti come Pinerolo si effettua con metodo proporzionale, con soglie di sbarramento ed eventuale premio di maggioranza. Quindi a Pinerolo ci vorrà ancora un po’ di tempo per calcolare chi entrerà a far parte del nuovo consiglio e i dati definitivi si avranno solo dopo il ballottaggio di domenica 19 giugno sempre dalle 19 alle 23.

Sul sito del comune di Pinerolo c’è l’elenco definitivo delle preferenze ai candidati consiglieri delle liste di Pinerolo.

Da notare la bassissima affluenza a Pinerolo, appena il 54%. Tra le più basse di sempre in termini storici e anche tra le più basse del Piemonte.

A Pinerolo, come in tutti i comuni oltre i 15.000 abitanti, funzionerà che chi viene eletto sindaco avrà il premio di maggioranza e potrà contare su 14 consiglieri. Le opposizioni si divideranno gli altri 10 posti.

Qualche curiosità

Il voto disgiunto. Luca Barbero ottiene 6472 voti, 250 in più dei voti presi dalle sue liste. Luca Salvai 4054, 282 in più della lista M5S. Anche gli altri candidati hanno preso più voti delle loro liste ma con numeri inferiori, l’unico è stato Pietro Mànduca che ha preso circa 50 voti in meno.

I consiglieri più votati a Pinerolo

I 15 consiglieri più votati, che quindi potrebbero entrare in consiglio oltre ai candidati sindaco, sono stati Luca Barral (M5S) con 297 voti, Elvio Rostagno (Pd) con 258, Giuseppino Berti (Moderati) con 258 voti, Anna Amabile (Pd) con 253, Vincenzo Canale (Pd) con 250, Salvatore Maulucci (Pd) con 242 voti, Angelo Pisaniello (Moderati) con 217 voti, Mariella Amico (Pd) con 213 voti, Roberta Falzoni (Pd), assessora alla cultura uscente, con 212 voti, Paolo Pivaro (Pd) con 160 voti, Mauro Savino (FI) con 153 voti, Biagi Gancio (Moderati) con 150 voti, Raju Mensa (Moderati) con 137 voti, Goffredo Ledonne (Pd) con 134 voti, Francesca Camardo (Moderati) con 133 voti, Gigi Carignano (M5S) con 131 voti.

Le dichiarazioni

«E’ andata secondo gli obiettivi che ci eravamo previsti – racconta ai microfoni di Rbe Luca Salvai – L’obiettivo era raggiungere il ballottaggio e crediamo anche di aver avuto un risultato superiore alle aspettative. La bassissima affluenza è un messaggio politico ma era prevedibile. La gente è sfiduciata nella politica, anche se la scelta delle elezioni in un solo giorno e nel primo ponte dell’estate non è stata una buona scelta da parte del Ministero dell’Interno che non aiuta la gente ad andare a votare. Questo secondo me fa parte di un disegno per far votare meno persone e quindi gestire meglio il consenso».

«Metteremo sicuramente un consigliere in consiglio e per noi è un risultato storico per Pinerolo. – dice un raggiante e più giovane candidato a sindaco di Pinerolo, Pietro Manduca. Siamo contentissimi. Un partito di soli ventenni, nato da solo un anno, che prende il 7,10% superando anche la Lega Nord è un risultato storico per noi e per la città. Il basso dato dell’affluenza è molto preoccupante. La disaffezione politica va avanti ed è un problema, ma crediamo che i giovani abbiano partecipato di più e che trai giovani la disaffezione sia meno estesa che in altre fasce della popolazione. La maggior parte dei nostri voti arriva da nostri coetanei e questo è un elemento positivo per il futuro. Adesso, non finisce nulla, anzi inizia tutto. I nostri obiettivi sono a lungo termine: accrescere il gruppo e portare avanti i progetti concreti sul territorio come abbiamo fatto fin’ora».

«Sono fiducioso per la vittoria finale e davo per scontato l’arrivo al ballottaggio – spiega Luca Barbero del Pd, candidato a sindaco più eletto al primo turno con 6472 voti (Salvai si è fermato a 4054) – Lavoreremo ancora queste due settimane per dire ai cittadini qual è la nostra proposta politica. L’affluenza bassa deve far riflettere, è un dato che mi preoccupa perché riguarda la democrazia. Mi manca il dieci per cento per vincere e cercherò di convincere l’elettorato di sinistra per vedere se si possono fare dei ragionamenti insieme su programmi futuri di amministrazione della città».

Domenica 19 giugno vedremo come Pinerolo sceglierà di orientare i 5.000 voti che sono andati agli altri candidati sindaco e vedremo se Salvai riuscirà a superare Barbero o se il Pd continuerà ad amministrare la città.

Foto  Di G.dallortoOpera propria, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1809979