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Cambiare le leggi ma anche la cultura patriarcale nei confronti delle donne

La disparità salariale, la disoccupazione, i matrimoni precoci, e la violenza contro le donne rimangono un obiettivo fondamentale per le donne in Cisgiordania e Gaza, nonostante sia cresciuto lo sforzo per ridurre le disparità di genere: è quanto ha detto l’avvocata palestinese Scarlett Bishara.

«È necessario cambiare non solo le leggi, ma anche l’atteggiamento culturale patriarcale nei confronti delle donne», ha aggiunto il giudice del Tribunale ecclesiastico della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa (Elcjhl), rivolgendosi ai 45 partecipanti ad un recente seminario organizzato dalla Federazione luterana mondiale (Flm) a Beit Jala, nell’area di Betlemme.

Nel corso dell’incontro è stata presentata la versione in arabo del documento della Flm «Politica della giustizia di genere», che definisce i processi teologici e le buone pratiche che aiutano a promuovere giuste relazioni tra uomini e donne, e a migliorare il contributo delle donne sia nella Chiesa che nella società.

La pastora Elaine Neuenfeldt, segretaria per il programma della Flm «Donne nella chiesa e nella società», ha ringraziato la Elcjhl per «aver tradotto il documento in arabo, e averlo così reso accessibile nella lingua di tutti i giorni».

Con la revisione della Costituzione del Tribunale ecclesiastico della Elcjhl, avvenuta nel febbraio 2015, è stato incluso pari riconoscimento tra uomini e donne sui temi legati alla famiglia, tra cui l’eredità. «La Elcjhl è la prima e unica chiesa in Medio Oriente ad applicare una tale politica», ha detto il pastore Sani Ibrahim Azar della congregazione Redentore a Gerusalemme. Egli ha osservato che il Sinodo ha approvato l’ordinazione delle donne 12 anni fa, ma «ci sono ancora molti passi da compiere per la parità delle donne all’interno della Chiesa».

Suheir Farraj, un’attivista dei diritti umani e di genere della comunità musulmana, ha parlato dell’importante lavoro di pressione svolto dalle organizzazioni religiose sui diritti delle donne sanciti nei trattati internazionali tra cui la Convenzione sull’Eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Cedaw). Ha incoraggiato la Chiesa ad «avere una voce chiara» su questioni come la violenza domestica e il matrimonio precoce in modo che si possano verificare discussioni aperte all’interno della comunità. «Sono orgogliosa della Comunione luterana per il ruolo profetico svolto, nonostante la resistenza delle voci più tradizionali e conservatrici nella società e nel governo», ha sottolineato Farraj.

Il rev. Munther Isaac, professore presso il Betlemme Bible College ha affermato che la giustizia di genere è un valore essenziale della fede e della dottrina luterana. «Il peccato ha distrutto il rapporto tra uomo e donna, e stiamo ancora lavorando per restaurare l’equilibrio e il rispetto. Siamo tutti ugualmente peccatori davanti a Dio».

Nell’ambito del seminario è stato rivolto un appello alle chiese affinché incoraggino più donne a studiare teologia e a prepararsi al ministero ordinato. E alla Elcjhl, che gestisce diversi istituti e programmi educativi, è stato chiesto di incentivare all’interno dei programmi scolastici e di formazione, corsi che si occupino della giustizia di genere.

Fonte: Flm

Images ©iStockphoto.com/Joel Carillet