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Sfogliando i giornali del 12 maggio

01 – Nepal, nuova scossa questa mattina

Un nuovo forte terremoto ha colpito il Nepal, vicino al confine con la Cina. Il sisma, di magnitudo 7,4, si è verificato alle 9 del mattino italiane ed è stato avvertito anche nel nord dell’India, fino a New Delhi. Molte persone sono uscite dalle loro case a Katmandu e in diverse altre città del Nepal orientale, ma per ora non ci sono informazioni certe su danni a cose o persone su un territorio che è ancora nel pieno della crisi seguita al terremoto di magnitudo 7,8 che il 25 aprile aveva distrutto circa 300.000 edifici e causato la morte di oltre 8.000 persone. Le stime più recenti parlano di 4 vittime.

02 – Italia, si apre oggi a Torino il nuovo processo Eternit, questa volta l’accusa è omicidio volontario

È iniziato questa mattina a Torino il nuovo processo sulle morti da amianto contro l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, proprietario dell’azienda Eternit fino alla chiusura degli stabilimenti italiani. Questa volta la procura di Torino contesta a Schmidheiny l’omicidio volontario per 258 casi di morti per amianto nelle zone dove c’erano gli stabilimenti italiani di Eternit. La nuova udienza preliminare arriva sei mesi dopo la sentenza della Cassazione che aveva dichiarato prescritto il reato di disastro doloso contestato nel primo processo e nell’appello. Alle 11:20 di questa mattina il processo è stato rinviato per consentire alla difesa di esaminare le carte relative alle numerose richieste di costituzione di parte civile, che vanno dai familiari delle vittime fino alle amministrazioni locali e ai sindacati. Secondo gli avvocati non è possibile giudicare due volte sullo stesso reato, perché i fatti sono gli stessi del processo precedente, concluso con la prescrizione.

03 – Cipro, i negoziati per la riunificazione dell’isola cominceranno il 15 maggio

L’inviato speciale delle Nazioni unite, Espen Barth Eide, ha annunciato al termine di un incontro tra il presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Anastasiadis, e il presidente dell’autoproclamata Repubblica turca di Cipro Nord, Mustafa Akinci, che i negoziati per la riunificazione dell’isola di Cipro cominceranno nuovamente venerdì 15 maggio. L’isola di Cipro è divisa sin dal 1974, quando la Turchia, che temeva l’annessione di Cipro alla Grecia, decise di invadere militarmente l’isola. La Repubblica turca di Cipro Nord è riconosciuta solo dalla Turchia, che contribuisce a un terzo del bilancio della repubblica e finanzia la quasi totalità delle sue infrastrutture. Turcociprioti e grecociprioti sono attualmente divisi da una linea verde sorvegliata dalle Nazioni unite, e Nicosia è l’unica capitale europea divisa al suo interno.

04 – Burundi, il presidente Nkurunziza rifiuta l’ipotesi di rinviare le elezioni

L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno rivolto ieri un appello al governo del Burundi perché decida di rinviare le elezioni, alla luce delle proteste che da settimane si verificano a Bujumbura contro la candidatura del Presidente Pierre Nkurunziza per un terzo mandato. Tuttavia, il presidente Nkurunziza ha declinato l’invito, affermando che «una decisione del genere rischierebbe di far sprofondare il paese nel caos» e aggiungendo che «le proteste sono organizzate da forze esterne al paese, ma il governo non si lascia intimidire». Intanto, il numero di civili in fuga dal paese verso i vicini Tanzania, Rwanda e Congo ha raggiunto quota 50.000. Secondo gli operatori umanitari e le fonti contattate nel paese, gli sfollati scappano dalle milizie governative Imbonerakure, esponenti del partito di maggioranza protagonisti di azioni intimidatorie nei confronti della popolazione.

05 – Bangladesh, ucciso un altro blogger

Per la terza volta in pochi mesi in Bangladesh è stato è stato ucciso in Bangladesh, nella città di Sylhet, questa mattina. Si tratta di Ananta Bijoy Das, gestore del blog Mukto-Mona, traducibile con “pensiero libero”, il quale aveva preso il posto del blogger Avijit Roy, ucciso in febbraio mentre si trovava in compagnia della moglie. Sara Hussain, avvocato e attivista dei diritti umani, ha riferito che i due «hanno sempre creduto e scritto a sostegno della libertà di espressione ed hanno sempre detto esplicitamente di non seguire nessuna religione». Per l’omicidio di Avijit Roy sono stati arrestate tre persone appartenti a un gruppo jihadisti.