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Atto vandalico contro l’ufficio diaconale della Chiesa evangelica ceca

La Federazione luterana mondiale (Flm) ha espresso profonda preoccupazione per gli slogan di odio scritti con della vernice spray sulla porta principale dell’ufficio diaconale della Chiesa evangelica della Fratelli Cechi (Eccb) a Praga.

Alcuni atti di vandalismo sono stati recentemente rivolti contro enti e organizzazioni private, pubbliche e della società civile che aderiscono alla rete «Liberi dall’odio», che promuove la tolleranza nella società ceca.

«Noi vi siamo vicini affinché voi continuiate a stare con la gente che lotta per la giustizia e i loro diritti, che ha bisogno della vostra compassione e del vostro amore», ha scritto il pastore Martin Junge, segretario generale della Flm, al rev. Daniel Ženatý, leader sinodale della Eccb.

Junge ha anche espresso gratitudine a Ženatý e ad altri dirigenti della Chiesa per essere andati personalmente a pulire le porte degli uffici dopo l’attacco avvenuto il 23 aprile scorso. Il gesto è stato simbolicamente l’affermazione da parte della Chiesa di voler continuare ad essere un luogo aperto e sicuro per tutte le persone indipendentemente dalle differenze. In una dichiarazione sul suo sito web, la Eccb ha detto che gli attacchi non l’avrebbero dissuasa dall’essere «un luogo aperto a tutti».

Nel 2015, la Eccb, chiesa membro della Flm, è stata tra le organizzazioni che hanno lanciato al governo locale una petizione affinché concedesse asilo ad un gruppo di rifugiati siriani la cui domanda era stata inizialmente rifiutata con l’argomentazione che essi rappresentavano un rischio per la sicurezza.

Il segretario generale Junge ha offerto il sostegno della Flm alla chiesa ceca per il lavoro che svolge a favore di persone in fuga da conflitti e da violenze. In particolare le comunità della Eccb hanno aiutano le persone provenienti dalla Bielorussia, Myanmar, Pakistan, Ucraina e da altri paesi.

Da parte sua l’ufficio diaconale della Eccb ha sostenuto la risposta umanitaria della Flm rivolta ai rifugiati siriani in Giordania, con il sostegno finanziario del Ministero degli Esteri ceco.

Fonte: Flm

Foto: Eccb