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Regno Unito. Porte chiuse ai minori non accompagnati

La scorsa settimana è stato bocciato l’emendamento al disegno di legge sull’immigrazione presentato dal Governo britannico alla Camera dei Lord, che avrebbe permesso a tremila minori siriani non accompagnati, presenti nel campo profughi di Calais e in altri campi del Continente, di essere accolti in Gran Bretagna. La proposta – che era stata presentata da Lord Alf Dubs, un laburista che da bambino aveva beneficiato dell’operazione «Kindertransport», il programma che nel 1939 permise ai bambini rifugiati dalla Germania nazista di arrivare sani e salvi in Inghilterra – è stata respinta con 294 voti contrari e 276 favorevoli. A favore hanno votato i laburisti, i liberal-democratici e il partito nazionale scozzese. Contro hanno votato tutti i conservatori, tranne pochissimi dissidenti.

La partita non è ancora chiusa e la Camera dei Comuni voterà di nuovo sulla questione il 9 maggio.

«Siamo ottimisti sul fatto che alcuni dei deputati che si erano precedentemente astenuti, questa volta voteranno a favore», ha detto un portavoce di Citizen UK, che sta conducendo la campagna per trovare 5.000 case in Gran Bretagna che possano accogliere i profughi siriani.

Juliet Kilpin, pastora battista e coordinatrice di Urban Expression che ha visitato il campo profughi di Calais più volte, ha esortato la gente che ha a cuore la sorte dei bambini rifugiati a fare pressioni sui parlamentari.

In un post condiviso su Facebook, che ha ricevuto tantissime visualizzazioni, ha provocatoriamente scritto: «Non sarebbe sorprendente se tutti i deputati conservatori, che non hanno votato per proteggere i 3000 bambini bloccati in Europa, ricevessero all’inizio della prossima settimana le lettere di 3000 bambini dei loro collegi elettorali nelle quali dicessero come si sentirebbero se non fossero accolti o se non ricevessero rifugio in situazioni di pericolo? Forse questo potrebbe influenzare il loro voto quando compiranno i 18 anni».

È intervenuta anche la rabbina Janet Darley della South London Liberal Synagogue, che ha dichiarato: «Siamo delusi dal fatto che l’emendamento Dubs sia stato respinto alla Camera dei Comuni. È una vergogna nazionale che il nostro governo non stia facendo di più per aiutare i bambini che si trovano alle porte di casa nostra. Stiamo rinnegando il meglio della nostra storia, esemplificato perfettamente dallo stesso Lord Dubs, che è stato portato qui grazie al Kindertransport alla vigilia della seconda guerra mondiale».

Il pastore battista Nick Lear sul blog intitolato «Vergogna», riflettendo sul piccolo scarto di voti che ha portato alla bocciatura dell’emendamento, ha commentato: «Se solo 10 deputati, che hanno votato contro l’emendamento, avessero cambiato idea e votato a favore, ora 3000 bambini avrebbero una speranza e un futuro. Ho appreso con profondo dolore e vergogna che il nostro paese aveva voltato le spalle a questi bambini».

Inoltre, rispetto alle dichiarazioni dei conservatori che hanno sostenuto che un’ulteriore accoglienza dei minori incoraggerebbe i viaggi della speranza dei bambini da soli esponendoli a gravi rischi, il pastore Nick Lear ha scritto, «… questa è una stupidità. Se il mio bambino corre, cade e si fa male la gamba, non lo lascerei a terra dicendo: “Se ti aiuto, questo ti incoraggerà a correre di nuovo”. Dov’è la compassione?».

L’organizzazione umanitaria Help Refugees ha invitato gli inglesi a scrivere (www.writetothem.com) lettere, mail e tweet ai deputati chiedendo loro di mostrare compassione verso i minori non accompagnati che si ritrovano senza famiglia per sfuggire a guerre e terrore in cerca di salvezza. Sono circa 95.000 i minori non accompagnati registrati nell’UE e, secondo i dati Europol, 10.000 sono scomparsi.

«Non aiutare questi bambini li rende vulnerabili allo sfruttamento sessuale, al traffico di esseri umani e li espone a condizioni di vita disumane», ha dichiarato Help Refugees.

Foto: via istock.com