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Due giornate per la libertà d’informazione

I prossimi due e tre maggio saranno dedicati alla libertà di informazione. Lo ricordano Articolo 21 e la Federazione nazionale della stampa ilaliana (Fnsi) che insieme a numerose associazioni della società civile e la difesa dei diritti umani stanno organizzando il prossimo lunedì a Roma – vigilia che precede la Giornata mondiale per la libertà di stampa – una maratona di sit-in davanti alle ambasciate di alcuni paesi che violano e reprimono la libertà d’espressione.

«La libertà di pensiero e il diritto di esprimere le proprie opinioni e di informare ed essere informati sono sotto attacco in tutto il mondo, anche in Italia – ha ricordato la portavoce di Articolo 21, Elisa Marincola – Lo dimostra con grande evidenza l’ultimo rapporto di Reporters Sans Frontières che pone l’Italia al 77 posto nella classifica mondiale (l’anno scorso era posizionata al 73, ndr) e lo dimostrano le cronache quotidiane. Non possiamo far finta di nulla!», ha concluso Marincola.

Proprio per illuminare le emergenze che nel mondo mettono sotto attacco giornalisti, blogger, citizen journalist (giornalismo collaborativo o partecipativo), insieme ad Articolo 21 e la Fnsi e l’UsigRai (il sindacato dei giornalisti della Rai), sono state numerose le associazioni hanno voluto aderire: Reporter Senza Frontiere Italia, Amnesty International Italia, Associazione Amici di Padre Dall’Oglio, Associazione Amici di Roberto Morrione, Carta di Roma, Cipsi, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, la rivista Confronti, il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e diritti umani, Iran Human Rights, Italians for Darfur, Campagna LasciateCIEntrare, Lettera 22, LiberaInformazione, MoveOn Italia, Pressing NoBavaglio, Tavola della pace, Uisp, Voglio Vivere Onlus di Biella, Arci, Libertà e giustizia, Cgil, Libera, l’Unione stampa cattolica italiana – Ucsi, Cospe, Cild, il Centro pace di Cesena e Jobsnews.

«A partire dalle 10 di lunedì 2 maggio, fino alle 13, saremo in presidio davanti alle ambasciate di Iran, Egitto e Turchia – ha dichiarato il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti –un percorso simbolico per denunciare quella che consideriamo una sistematica repressione delle idee e dei diritti che stanno colpendo non solamente la stampa nel mondo intero, ma tutte quelle forme di dissenso e che spesso i regimi autoritari reprimono colpendo anche chi opera nel cinema, nella musica o attraverso la poesia; persino chi fa ricerca, come avvenuto con l’assassinio di Giulio Regeni in Egitto». «Difendere la libertà di informazione significa anche far sentire la propria solidarietà ed il proprio sostegno a chi opera in terre lontane, spesso circondati dai “Signori della guerra e del terrore” – ha proseguito Giulietti – costretti a rischiare ogni giorno censura, sequestri, sanzioni, carcere, e talvolta tortura e morte, come è accaduto a tanti cronisti nel Messico, nelle Filippine, in Sudan, in Somalia.
Per queste ragioni, come Fnsi, abbiamo aderito all’appello di articolo 21 che, per il 2 maggio, a Roma, ha promosso una sorta di laica “Via crucis” di fronte alle ambasciate dell’Iran, della Turchia, dell’Egitto, per segnalare un “No” ad ogni bavaglio e per unire le nostre voci a chi continua a chiedere #veritaegisutiziapergiulioregeni e per tutti i #giulioegiziani. L’iniziativa finirà con una sosta di fronte alla sede delle istituzioni europee per segnalare i rischi di restrizione delle libertà che coinvolgono anche il “Vecchio continente”, Italia compresa. Il giorno 3 maggio, Giornata internazionale per la libertà dei media, la Fnsi, insieme all’Unione dei cronisti, sarà a Reggio Calabria per testimoniare la vicinanza dei giornalisti italiani a chi continua a battersi, ogni giorno, sulla frontiera della lotta contro le mafie di ogni natura e colore». «Saranno 48 ore per la libertà nella consapevolezza che, come diceva Piero Calamandrei, la libertà è come l’aria, ti accorgi di quanto vale, quando comincia a mancare», ha concluso Giulietti.

La mobilitazione di lunedì 2 maggio si concluderà a piazza Santi Apostoli, vicino alla rappresentanza dell’Unione europea, alla quale le associazioni hanno chiesto di poter essere ricevute, così è stato chiesto anche al ministro degli esteri, Paolo Gentiloni.

«In queste sedi intendiamo portare un documento per chiedere alle istituzioni europee e italiane di avviare un’azione ufficiale a difesa della libertà d’informazione, secondo il dettato della nostra Costituzione e dei Trattati internazionali – ha ricordato il direttore di Confronti, Claudio Paravati – Chiediamo a tutte e tutti, come associazioni, reti, ma anche come semplici cittadine e cittadini di partecipare a questo appuntamento con la presenza e le idee».