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Dopo lo sciopero l’incontro

Sono bastati pochi giorni all’Itt, azienda multinazionale con una grande sede a Barge (circa 1000 dipendenti) che fabbrica pastiglie per freni a disco, per convocare le Rsu, a seguito dello sciopero di martedì 12 aprile che aveva visto tutte le sigle sindacali aderire, con una partecipazione elevata, 98% dei dipendenti sui tre turni.

Le motivazioni dello sciopero, il primo dopo 20 anni, riguardavano una non equa distribuzione dei premi di produzione e una richiesta di maggior sicurezza sul posto di lavoro. «L’azienda ha emesso un comunicato pochi giorni dopo lo sciopero in cui ci convocava per lunedì 19 aprile esprimendo una difficoltà nel capire le motivazioni del nostro sciopero. Noi rivendichiamo un aggiornamento di una tabella in cui sono presenti i premi di produzione che ormai da diversi anni non viene rivista. I premi si dividono un due ambiti: uno legato alla presenza mensile e non è stato toccato, se un dipendente non fa assenze viene premiato con 80 euro. L’altro invece è legato a un premio annuale, sempre sulla presenza, che non è più stato discusso e da alcuni anni ogni dodici mesi perde qualche centinaia di euro».

A spiegare il sistema è Riccardo Scigliano, dell’Rsu Uiltec. «Da parte nostra abbiamo creato una nuova tabella, legata all’efficienza delle presse che producono pastiglie: – continua Scigliano – secondo l’azienda le presse hanno più efficienza di quella che abbiamo registrato noi e questo aspetto non ci permette di raggiungere gli obiettivi, che portano ai premi, in quanto partiamo svantaggiati». L’aspetto infortuni è stato anche portato sul tavolo della trattativa, in quanto se ne sono registrati alcuni, anche nell’ultimo anno di lavoro. «L’azienda ci ha fatto una proposta di un premio in denaro se non succedono infortuni ma il premio (che arriva anche a 150 euro dopo 3 mesi senza incidenti) è legato alla presenza, di tutti, e quindi non ci sembra giusto mescolare i due aspetti. Inoltre a noi sta a cuore la sicurezza del dipendente, che non si raggiunge solo con i premi». L’incontro si è svolto in un clima sereno e disteso fra le sigle sindacali e la direzione.

«L’azienda si è dimostrata disponibile a valutare le nostra proposte e abbiamo emesso una comunicato congiunto. Senonchè, dopo l’incontro, il comunicato è stato affisso in bacheca dall’azienda con una tabella diversa da quella che avevamo discusso, mettendo in chiaroscuro l’operato dei sindacati e sostenendo che con la loro proposta avrebbero portato maggiori premi. Abbiamo anche noi emesso un documento spiegando che se avessimo firmato la piattaforma proposta dall’azienda saremmo rimasti senza nessun tipo di aumento» conclude Scigliano. I sindacati ora aspetteranno alcuni giorni per dare tempo alla direzione di valutare le proposte ma sono pronti a ripartire con forme di protesta qualora i tempi di attesa si dilatassero oppure non venissero accolte le proposte.