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Sul lago di Ginevra i racconti delle gesta valdesi

«La storia dei valdesi del Piemonte non è soltanto quella di una piccola comunità di una piccola valle italiana, ma è la storia stessa dell’Europa» ha sintetizzato il pastore Christian Gysin sabato scorso al tempio di Prangins, nel cantone del Vaud, sul lago Lemano. Nell’occasione della ristampa di una delle rare opere in lingua inglese consacrata all’epopea di queste donne e uomini, ristampa da noi presentata alcuni mesi or sono, il pastore ha tracciato la storia del movimento valdese dalle origini nell’Europa delle contestazioni contro le opulenze della chiesa cattolica nel XII secolo fino ai giorni nostri.

Riempiendo un vuoto nella letteratura di lingua inglese, il volume “The Waldensian Story. A Study in Faith Intollerance and Survival” sta per essere ristampata dalla casa editrice Claudiana. La prima edizione dell’opera che porta la firma di Prescot Stephens porta la data del 1998. Nel corso della conferenza Joy, figlia dell’autore del volume ha raccontato con l’ausilio di molte immagini i luoghi e le storie raccolte una volta deciso di approcciare un simile argomento.

Dall’origine del nome, legato alla figura del ricco mercante Pietro Valdo, alla conversione nel decennio attorno al 1170, dalla scelta di povertà alla scomunica. La sua teologia, vicina a quella di Lutero, ma con quattro secoli di anticipo si diffonderà in particolare nel sud della Francia, nel nord Italia e in Boemia. Del XVI secolo sono la pronta adesione alla Riforma protestante e le persecuzioni subite dalle truppe di casa Savoia. Ed è proprio a Prangins, sulla spiaggia di Promenthoux che nel massimo segreto nel 1689 un gruppo di fedeli decide di intraprendere una lunga marcia per tornare alle proprie case, alle proprie terre. Sarà il Glorioso Rimpatrio. Non a caso la giornata si è conclusa con una marcia e una preghiera proprio sulla spiaggia di Promenthoux, presso il memoriale che ricorda queste gesta.