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Il sindaco De Magistris dai valdesi

Con una telefonata giunta la sera di venerdì 15 aprile, la segreteria del sindaco Luigi De Magistris mi comunicava la possibilità di una visita del Primo Cittadino di Napoli presso la Chiesa valdese di via dei Cimbri domenica 17, per ricambiare quella che tre anni fa insieme al Presidente del Consiglio di Chiesa, Umberto D’Angelo, avevamo fatto a Palazzo San Giacomo. Poco preavviso, ma questo ha fatto pensare che forse questa visita non va inquadrata all’interno delle consuete attività di propaganda elettorale. Se avesse desiderato effettivamente questo, l’organizzazione sarebbe stata più accurata e attenta. Invece domenica alle 12,15, come concordato, il sindaco De Magistris è arrivato puntuale. Era già stato presso la chiesa del Vomero, più volte si era recato anche all’ospedale evangelico Villa Betania a Ponticelli, ma questa è stata la sua prima visita alla Chiesa valdese “storica” di Napoli. Dopo brevi parole di benvenuto da parte mia e di saluto di De Magistris, l’incontro è proseguito senza schemi prestabiliti. Apprezzabile il fatto che, pur essendo in campagna elettorale e pur essendo il giorno del referendum, da parte sua non sia giunto nessun appello esplicito al voto, ma si è lasciato investire dalle numerose domande, suggerimenti ed anche qualche lagnanza giunti dai membri di chiesa. Erano presenti anche la pastora Thesie Mueller, della Chiesa valdese del Vomero, e il dr. Luciano Cirica, presidente della Fondazione Betania. Proprio dalla pastora Mueller è giunta una richiesta per il futuro, quella di costituire a Napoli una Consulta per la libertà religiosa che possa raccogliere i rappresentanti delle diverse confessioni presenti nella nostra città. Napoli, come ha rilevato anche Cirica, è un esempio di accoglienza e integrazione, e su questa capacità di apertura sarebbe utile continuare a realizzare dei progetti concreti. 

Il Sindaco ha risposto a tutte le nostre domande, che hanno riguardato ambiti diversi della vita sociale di Napoli. Personalmente ho apprezzato sia il fatto che sia stato l’unico a tenere in considerazione una piccola minoranza nella città, chiedendo lui di venire a trovarci, sia il non aver posto un limite di tempo alla sua visita: nessuno ha guardato l’orologio. Alla fine dell’incontro, il sindaco, a nome delle Chiese valdesi e metodiste di Napoli, ha ricevuto in dono una croce ugonotta in legno. De Magistris ci ha assicurato che sarà collocata nel suo Ufficio a Palazzo San Giacomo, e non abbiamo motivo per dubitarne. Un credente laico, aperto verso tutti, così si è definito, pronto ad apprezzare la ricchezza che può giungere dall’esperienza e dalla storia delle varie confessioni presenti a Napoli. Ci siamo salutati con una speranza ed un augurio. La speranza che chiunque sarà il vincitore delle elezioni, possa essere una persona attenta alla dignità di ogni cittadino/a, perché la dignità di Napoli è strettamente legata a questo. L’augurio rivolto a De Magistris, visto l’impegno di questi anni ed i risultati ottenuti, è che possa continuare la sua opera.