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Sfogliando i giornali del 13 aprile

01 – Mediterraneo, barcone capovolto al largo della Libia, recuperati nove corpi

Un barcone carico di migranti si è capovolto questa notte nelle acque del Mediterraneo a circa 80 miglia dalle coste della Libia. La guardia costiera italiana ha recuperato nove cadaveri, mentre 144 persone sono state salvate. Tuttavia, le ricerche continuano per individuare eventuali dispersi, mentre i superstiti verranno portati in Sicilia. Negli ultimi tre giorni nel canale di Sicilia sono stati soccorsi 5.629 migranti diretti verso l’Italia, mentre dall’inizio dell’anno sono circa 15.000 le persone messe in salvo secondo quanto comunicato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni. I migranti soccorsi nel fine settimana sono in maggioranza africani subsahariani, eritrei, siriani, somali ed etiopi provenienti dalla Libia, e secondo il direttore dell’Oim «è chiaro che i flussi migratori dalla Libia continueranno. Riteniamo pertanto che le operazioni di salvataggio in mare debbano essere sostenute attraverso un approccio più efficace e concertato dell’Unione europea».

02 – Stati Uniti, secondo un nuovo video in Oklahoma un poliziotto bianco ha ucciso un afroamericano

Un video rilasciato dalle autorità statunitensi nella giornata di ieri mostra l’uccisione di un cittadino afroamericano disarmato a Tulsa, in Oklahoma. L’uomo, Eric Harris, è stato colpito da colpi di pistola. Il poliziotto che ha compiuto il gesto ha dichiarato di essersi sbagliato, perché pensava di aver estratto il taser, la cosiddetta “pistola elettrica” utilizzata dagli agenti per stordire gli arrestati. Il video è stato filmato da una videocamera installata sulla divisa del poliziotto, e sarà ora oggetto di indagine da parte del tribunale della contea. La scorsa settimana in South Carolina l’agente Michael Slager è invece stato accusato di omicidio dopo la pubblicazione del video in cui si vede il poliziotto sparare otto colpi alla schiena contro il cinquantenne nero Walter Scott. Un rapporto pubblicato sul sito mappingpoliceviolence.org racconta che dall’inizio del 2014 oltre 1.000 persone sono state uccise dalla polizia, e quasi un terzo sono cittadini afroamericani.

03 – Sudan, aperte oggi le urne per le elezioni presidenziali e legislative

In Sudan si sono aperte questa mattina le urne per le elezioni legislative e presidenziali. Il voto, che riguarda circa 13 milioni di persone, durerà fino a mercoledì 15 aprile, ed è il primo dopo l’indipendenza del Sud Sudan che segnò la separazione di Juba da Khartoum e la perdita, da parte del nord, della maggior parte della sua produzione di petrolio. I partiti di opposizione hanno deciso di boicottare il voto e hanno accusato il presidente Omar Al Bashir, al potere dal 1989, di aver creato un clima ostile all’opposizione e aver di fatto reso impossibile una competizione elettorale leale, al punto che l’Unione europea ha deciso di non inviare nessuna missione di monitoraggio del voto, escludendo «un risultato credibile». Rimangono escluse dal voto le regioni del Sud Kordofan e del Darfur centrale, dove sono in corso da anni gli scontri tra le forze governative e le milizie ribelli.

04 – Ungheria, il partito di estrema destra Jobbik ottiene un nuovo seggio in parlamento

Il partito di estrema destra ungherese Jobbik ha ottenuto un seggio aggiuntivo in parlamento in un’elezione suppletiva nella regione orientale di Tapolca. Il seggio era diventato vacante in seguito alla morte di un deputato di Fidesz, il partito conservatore al governo. Jobbik, guidato da Gábor Vona, ha ottenuto una maggioranza di circa trecento voti e a 12 anni di distanza dalla propria fondazione sta vivendo il proprio momento di maggiore consenso. Nelle ultime elezioni parlamentari, che si sono tenute nel 2014, il partito aveva ottenuto il 20% dei consensi e 47 seggi. Secondo alcuni esponenti del partito di governo Fidesz, l’ascesa di Jobbik rappresenta una minaccia per l’attuale primo ministro Viktor Orbán.

05 – Secondo l’istituto di ricerca Gallup, due terzi delle persone nel mondo sono credenti

L’istituto di ricerca e statistica Gallup ha pubblicato un’indagine, svolta in 65 paesi del mondo, secondo cui due terzi delle persone nel mondo sono credenti. Nello studio non si indica l’appartenenza a una specifica chiesa o fede, ma semplicemente l’essere credenti oppure no. La Cina emerge come il paese con il più alto tasso di ateismo, superiore al 60%, mentre in paesi come il Giappone, Hong Kong e la Repubblica Ceca gli atei convinti sono circa il 30%. Dalla parte opposta della classifica, oltre la metà dei cittadini degli Stati Uniti si definiscono religiosi, un dato in discesa ma molto lontano dal 30% del Regno Unito, anche se il paese con il più alto tasso di appartenenza a una religione è la Thailandia, con oltre il 90%. Colpisce, secondo Christian Today, il dato della Spagna: nel paese, considerato tradizionalmente come uno tra i più cattolici al mondo, una persona su cinque si definisce apertamente atea, mentre soltanto due su cinque si dichiarano religiosi.

Foto OrlovicYükleyenin kendi çalışması tarafından üretilen “Jobbik manifestation Budapest 23 X 2012 (2)“. Wikimedia Commons kaynağında CC BY-SA 3.0 ile lisanslanmıştır.