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Teresa Guadamuz ordinata pastora in Costa Rica

Giornata storica il 3 aprile scorso per la Chiesa luterana del Costa Rica (Ilco) che ha ordinato al pastorato: Teresa Guadamuz. Affettuosamente chiamata Dona Teresa (Suor Teresa), per il suo servizio svolto da oltre due decenni come evangelista e diacona, la neo pastora Guadamuz ha espresso la sua gratitudine a Dio e alla comunità Ilco per il nuovo ruolo affidatole.

Il presidente della Ilco, rev. Gilberto Mora Quesada, ha osservato che la chiesa ha ordinato la Guadamuz dopo un lungo e talvolta difficile processo, in cui lei è stata sempre forte e non ha mai mollato. «Sono molto contento che il Sinodo abbia sostenuto questa decisione e ringrazio Dio per la vocazione di Dona Teresa. La chiesa non solo ha una donna pastora, ma soprattutto, accoglie una persona che ha realizzato il desiderio del suo cuore dopo tanti anni».

Guadamuz sarà responsabile per l’area della missione nella comunità indigena di Quitirrisí nel nord-ovest.

L’impegno attivo della Guadamuz nella chiesa svolto da oltre 20 anni comprende il lavoro missionario e di evangelizzazione tra le popolazioni rurali e indigene, e il coordinamento dei progetti volti a creare reddito per le donne nella regione meridionale di Cabagra. La Ilco ha accompagnato la Guadamuz attraverso la sua formazione teologica presso l’Università latino-americano per gli studi biblici a San José, un processo che è durato diversi anni, accanto al suo lavoro.

La pastora Patricia Cuyatti, segretaria della Federazione luterana mondiale per l’area dell’America Latina e i Caraibi, ha detto che l’ordinazione di Guadamuz conferma l’importante processo che la chiesa ha iniziato nel 1995 a favore della valorizzazione del ministero delle donne nella chiesa. «È il riconoscimento delle donne nella leadership ordinata, e nel caso di Guadamuz, la conferma dello straordinario servizio svolto nel corso degli ultimi due decenni».

La Ilco è stata fondata nel 1988 da un gruppo di luterani e altri cristiani che cercavano una chiesa il cui ministero integrato rispondesse non solo ai bisogni spirituali delle persone, ma fornisse anche opportunità per una vita dignitosa a coloro che vivono ai margini della società. Chiesa relativamente piccola con i circa 500 membri di oggi, è una delle organizzazioni più note nel paese che conta 4,1 milioni di persone. Il suo lavoro diaconale è rivolto ai gruppi emarginati, tra cui le popolazioni indigene, le persone che vivono con l’HIV e l’AIDS; rifugiati e migranti provenienti da Colombia, El Salvador e Nicaragua.

Chiesa membro della Federazione luterana mondiale dal 2002, la Ilco è organizzata in sette congregazioni e nove punti di missione in tutto il paese. Prima di Teresa Guadamuz, un’altra donna è stata ordinata pastora nel 2013: Geraldina Alvarez. Entrambe fanno parte del team di sette pastori che collaborano con il pres. Quesada.

Fonte: Flm

Foto: ILCO / Rodolfo Mena Vargas