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La costante presenza di Dio

Avverrà che, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere, per distruggere e per nuocere, così veglierò su di loro per costruire e per piantare, dice il Signore
Geremia 31, 28

Paolo scrive: «Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere»
I Corinzi 3, 6-7

 

Ogni volta che affrontiamo un lutto personale, oppure siamo testimoni di un evento di portata internazionale, come gli ultimi attacchi terroristici, invochiamo, per noi e per gli altri, la presenza e la consolazione di Dio nelle nostre vite. E sappiamo quanto sia difficile sentire Dio, in quei momenti, quando il dolore e la paura ci attanagliano, quando i casi della vita ci gettano in confusione, e noi annaspiamo per cercare un senso, come chi soffoca per cercare ossigeno.

Con la disciplina della fede, e l’aiuto di fratelli e sorelle, possiamo imparare a percepire Dio nei momenti più bui, ma questa non è l’unica funzione del nostro Signore. Dio non è certo una stampella a cui appoggiarci quando non riusciamo a camminare! Egli è il Signore della vita, prima di tutto, e vuole che la nostra vita sia abbondante. Così, Dio ci dimostra con chiarezza di essere presente nel momento della caduta, del dubbio, della confusione, ma altrettanto ci assicura che sarà presente subito dopo, quando dovremo mettere di nuovo mano al disordine, e tornare alla vita civile.

Se dopo un lutto personale o comunitario ci sentiamo in dovere di ricordare il sostegno di Dio fino a quel momento, subito dopo dobbiamo continuare ad affermare la forza e la potenza di Dio nella nostra vita, «per costruire e per piantare». Il Signore è colui che ci permette, a conti fatti, di leccarci le ferite, riprendere coscienza, asciugare le lacrime, e poi ripartire. Non sarà abbandonando Dio che troveremo la forza per ricominciare, ma affidandoci ancora di più a Lui, che non vuole altro che la nostra vita, la vita di tutti e tutte, e la vuole abbondante. Se chiederemo a Dio di sostenerci nella ricostruzione, scopriremo che è già con noi, e già ci sostiene. Se gli chiederemo di aiutarci a piantare, avremo la dimostrazione che è Lui a fare crescere, mentre dormiamo e mentre ci alziamo, la notte e il giorno.

Dario Monaco, pastore battista

Foto: via istockphoto.com