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I giovani del Camerun in campo per l’ambiente

Se la Cop21 è stata attesa e salutata come importante e decisiva ad ogni latitudine, in alcune aree del pianeta le priorità e le aspettative sono certamente più pressanti, per non dire inderogabili. Fra queste sicuramente l’Africa: l’impegno delle chiese del continente da sempre è volto a richiamare l’attenzione del resto del mondo sulle condizioni di sfruttamento prima, e di abbandono poi, cui sono stati e sono tuttora costretti a vivere le nazioni e i popoli africani, con il corollario di disastri ambientali e sociali che gravano sulle economie nazionali e sulla quotidianità spicciola di ogni abitante.

Non fa eccezione a questo sforzo la Chiesa evangelica del Camerun, membro della Cevaa, la Comunità delle chiese in missione: Félix Nkam, responsabile dei giovani della chiesa camerunense ha partecipato ai lavori della conferenza parigina, prima nella sezione riservata al mondo giovanile, la Conference of youth (Coy), e poi, una volta nominato rappresentante dei giovani cristiani, ha preso parte ai lavori della Cop21 vera e propria. Unico delegato del movimento cristiano protestante dell’Africa centrale Nkam ha potuto nell’occasione pronunciare un apprezzato discorso per presentare l’impegno fattivo di tanti giovani cristiani contro i cambiamenti climatici. Al ritorno in patria ha pensato di organizzare un forum che si è svolto nei giorni scorsi, in maniera tale da condividere con aderenti, fedeli e simpatizzanti le idee che sono emerse durante i lavori perché ognuno possa essere informato e fare la propria parte in un processo di crescita collettiva di consapevolezza.

La Cevaa è investita in prima battuta in simili progetti: da sempre sostiene attivamente le iniziative condotte dai gruppi giovanili in favore della tutela ambientale, come appena fatto ad esempio per la Chiesa evangelica del Gabon che ha messo in atto iniziative di condivisione comunitaria simili a quanto in atto in Camerun, considerati indispensabili momenti di confronto e crescita collettiva dal basso, capaci spesso di esser più efficaci rispetto a slogan e promesse internazionali.

Nkam ha inoltre in animo di organizzare una giornata per l’azione climatica in seno alla propria chiesa, con l’auspicio che possa questo diventare un appuntamento fisso, ricorrente, proprio a sottolineare ancora una volta l’inderogabilità della questione. L’obiettivo è coinvolgere il più possibile le nuove generazioni, i figli e i nipoti di coloro che hanno subito i saccheggi delle colonizzazioni e che ora si ritrovano in mano una terra arida e improduttiva. Da loro deve ripartire l’agenda delle priorità per il grande continente che altrimenti rischia di pagare un prezzo ancora peggiore di quanto già fatto fino ad oggi. In collaborazione con la Cevaa, promotrice dell’iniziativa, Nkam sta partecipando alla creazione di una rete di giovani protestanti dell’Africa centrale al fine di migliorare il coordinamento e il flusso delle comunicazioni, con un focus sempre rivolto alle pressanti tematiche naturali. Quale riconoscimento per il grande impegno profuso è stato nominato rappresentante dei giovani africani presso il consiglio della Vem, la Vereinte Evangelische Mission, la missione evangelica unita, comunione di chiese fondata in Germania, impegnata in azioni sociali di cooperazione in molte aree disagiate del pianeta.