blockupy_2013_kessel

Sfogliando i giornali del 18 marzo

01 – Israele, netta vittoria per il primo ministro uscente Benjamin Netanyahu

Risultato a sorpresa rispetto alle attese per le elezioni politiche israeliane: il Likud, il partito di destra guidato dal premier Benjamin Netanyahu, ha vinto in modo netto. I risultati, che potrebbero subire correzioni minime con le verifiche dei prossimi giorni, raccontano che il Likud ha raccolto 29 seggi, contro i 24 dell’Unione sionista, una lista congiunta composta dal Partito laburista di Isaac Herzog e dai centristi di Hatnuah, il partito di Tzipi Livni.

Netanyahu ha ora 42 giorni di tempo per formare un governo, e dovrà ottenere il sì di Kulanu, il partito guidato dall’ex Likud Moshe Kahlon che ha ottenuto 10 seggi.

La Lista araba unita è invece diventata la terza forza politica del paese, raccogliendo 14 seggi.

02 – Italia, il rapporto Antigone racconta che i detenuti nelle carceri sono diminuiti rispetto al 2013

È stato presentato ieri l’undicesimo Rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione in Italia, pubblicato dall’associazione Antigone.

La “fotografia” del mondo carcerario si riferisce al 28 febbraio 2015 e racconta di una popolazione in lieve crescita rispetto al dicembre del 2014, ma in netta diminuzione rispetto al 2013. Sono infatti ottomila in meno i detenuti nelle carceri italiane, per un totale di 53.982 persone. Tuttavia, gli istituti carcerari italiani continuano a essere sovraffollati. I posti letto, infatti, sono 49.943 e il tasso di affollamento è del 108%. In realtà, se si tiene conto di reparti chiusi e non agibili, il tasso di affollamento sale al 118 per cento.

L’elemento positivo è dato dal fatto che in tre anni i detenuti sono diminuiti di 12.915 unità: il 31 dicembre 2013, infatti, i detenuti erano 62.536 e alla fine del 2011 erano 66.897.

03 – Blockupy, migliaia di persone manifestano a Francoforte contro la Bce

Oltre 10.000 persone, tra cui rappresentanti di 90 associazioni della società civile e di partiti riuniti nel movimento Blockupy hanno organizzato oggi una manifestazione a Francoforte per denunciare le politiche di austerità europee.

Nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede della Banca centrale europea, l’Eurotower, un edificio alto 185 metri con due torri, è stato protetto dal filo spinato per impedire l’avvicinamento dei manifestanti. Per il movimento questa decisione, oltre a simboleggiare «uno spreco di denaro in un momento di crisi economica», rappresenta «la distanza tra le élite politiche e finanziarie e il popolo». Nella notte ci sono stati i primi scontri tra gli attivisti e la polizia, schierata in assetto antisommossa. Due auto della polizia sono state bruciate e il municipio della città è stato colpito da lanci di pietre. I manifestanti hanno occupato per alcune ore i binari della stazione e gli svincoli della città.

04 – Francia, l’Assemblea Nazionale dice sì alla legge sul fine vita

Dopo due giorni di dibattito, l’Assemblea Nazionale francese ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge sul fine vita presentata dal deputato socialista Alan Claeys e da Jean Leonetti, esponente del partito neogollista Ump. Nel testo non viene autorizzata l’eutanasia e non si apre al suicidio assistito, ma viene definito il diritto alla «sedazione profonda, continua e irreversibile fino alla morte per i pazienti in fase terminale».

La proposta di legge rende vincolanti tutte le direttive dettate in precedenza dal malato per rifiutare l’accanimento terapeutico, e secondo il presidente Hollande rappresenta un nuovo impegno mantenuto sul piano sociale dopo la legge sul matrimonio omosessuale del 2013. Sono stati respinti nei giorni scorsi i circa settanta emendamenti, presentati da alcuni membri della stessa maggioranza socialista, ecologisti e radicali, che puntavano a legalizzare il suicidio assistito e l’eutanasia. Lunedì scorso invece cinque leader religiosi, un cattolico, un protestante, un ortodosso, un ebreo e un musulmano, avevano chiesto all’Assemblea Nazionale che lo spirito della legge fosse quello di una legge civilizzatrice, «ovvero che aiuti a vivere e morire, senza mai accorciare la vita, senza mai decidere di dare la morte».

05 – Italia, Francia e Germania entrano nella banca di sviluppo voluta dalla Cina

L’Italia, la Francia e la Germania hanno deciso di seguire la scelta del Regno Unito di entrare a far parte dell’Asian infrastructure investment bank, un istituto finanziario promosso dalla Cina che nelle intenzioni potrebbe diventare un rivale della Banca mondiale e dell’Asian development bank, legate agli Stati Uniti. L’amministrazione Obama aveva invitato i governi occidentali a restare fuori dalla banca, ma la proposta cinese ha convinto i quattro paesi europei.

L’Aiib, lanciata dal presidente cinese Xi Jinping lo scorso ottobre, insieme ad altri 21 paesi, fa parte del più ampio progetto del governo cinese di creare nuovi istituti economici e finanziari per aumentare la sua influenza internazionale, e il Regno Unito è stato la prima economia occidentale ad aderire.

Foto: La polizia durante le manifestazioni di Blockupy a Francoforte (2013), di timmy_lichtbild, Licenza CC BY-SA 2.0,  via Wikimedia Commons