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Sfogliando i giornali del 3 marzo

01Libia, il parlamento di Tobruk nomina Haftar comandante delle forze armate libiche e annuncia la partecipazione ai negoziati chiesti dalle Nazioni Unite

Il parlamento libico di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha votato ieri per la ripresa della sua partecipazione ai negoziati condotti dalle Nazioni Unite, una settimana dopo la loro sospensione. La riapertura dei negoziati è stata votata dopo una riunione tra i deputati e il capo della missione delle Nazioni Unite in Libia, Bernardino Léon. Sempre nella giornata di ieri il generale Khalifa Haftar, che è da circa un anno alla guida di un’offensiva contro le milizie islamiste nell’est del paese, è stato confermato comandante in capo delle Forze armate della Libia. In questi giorni Haftar sta coordinando un’avanzata verso Derna, città della Cirenaica da ottobre sotto il controllo di gruppi che si richiamano allo Stato islamico. Proprio un gruppo di jihadisti ha intanto annunciato di aver bombardato due giacimenti petroliferi libici, danneggiando un oleodotto al porto di Es Sidra.

02 – Italia, la spesa sanitaria delle regioni diminuisce di un miliardo tra il 2010 e il 2013

L’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha pubblicato ieri l’ultima edizione del rapporto sulla spesa sanitaria nelle regioni italiane. Il dato nel suo complesso è sceso da 112,6 a 111,6 miliardi di euro dal 2010 al 2013. La diminuzione riguarda soprattutto le regioni che stanno applicando un piano di rientro del debito, firmando un accordo con lo stato per ristabilire il proprio equilibrio economico nel settore della sanità. In 14 regioni su 20 le spese sono state ridotte, e nelle regioni in piano di rientro e commissariate, ovvero Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria, sono scese dell’1,59 per cento. Nelle regioni in piano di rientro “semplice”, ovvero Piemonte, Puglia e Sicilia, la spesa è invece scesa complessivamente dello 0,84 per cento. Per contro la Lombardia ha registrato la più alta crescita della spesa, e in 8 regioni il bilancio rimane comunque negativo, perché mancano risorse aggiuntive provenienti da altre voci di bilancio.

03 – Siria, il gruppo Stato islamico rilascia 19 ostaggi cristiani di confessione assira

Il gruppo Stato islamico ha annunciato il rilascio di 19 cristiani di confessione assira, rapiti nelle ultime due settimane durante le ripetute offensive jihadiste in alcuni villaggi nel nord della Siria, ma non si sa nulla del destino delle oltre 300 persone ancora prigioniere, tra le quali una bambina di 6 anni. I 19 assiri, che provengono tutti dal villaggio di Tel Goran, sono stati liberati in seguito a una decisione di una corte islamica, che ha scelto per una liberazione dietro il pagamento di un riscatto di circa 1.700 dollari a persona. I negoziatori, leader assiri e capi di tribù sunnite, stanno lavorando per la liberazione del resto del gruppo. Sono più di 3.000 gli assiri che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni dal giugno 2014 a oggi, cioè da quando il gruppo Stato islamico ha proclamato il califfato nella regione.

04Pakistan, arrestate 471 persone accusate di non aver vaccinato i figli

A Peshawar, nel nord-ovest del Pakistan, le autorità hanno arrestato 471 persone accusate di non aver permesso di vaccinare i loro figli contro la poliomielite. L’accusa contro di loro è di «minacciare la sicurezza pubblica». Il governo locale ha detto che saranno liberati solo quando daranno il permesso di procedere con la vaccinazione. Intanto circa un milione di dosi di vaccino pentavalente, che combina le protezioni contro difterite, tetano, pertosse, epatite B, meningite e polmonite, sono andate sprecate a causa di un problema tecnico in un centro finanziato da Unicef in Pakistan. Secondo fonti Unicef, un bambino su 10 nel paese non sopravvive al quinto compleanno e la maggior parte delle morti sono dovute a malattie facilmente curabili. Oltre alle difficoltà incontrate dalla campagna nazionale antipolio, in cui molti addetti sono stati uccisi e molte comunità taliban si oppongono, anche le banche del sangue, secondo i medici, non sono propriamente monitorate esponendo regolarmente molti pazienti a sangue infetto.

05 – Myanmar, la polizia blocca una manifestazione degli studenti

Questa mattina centinaia di poliziotti birmani hanno formato una catena umana intorno agli studenti che questa mattina hanno organizzato un sit-in nei pressi del monastero di Aung Myae Baikman, a 130km a nord di Yangon, conosciuta anche come Rangoon, la più grande città del Myanmar. Ieri la polizia aveva bloccato una manifestazione di circa 300 studenti che volevano marciare fino a Yangon per chiedere una revisione della riforma dell’istruzione. Secondo gli studenti la legge è antidemocratica e chiedono delle modifiche, tra cui la decentralizzazione del sistema di istruzione, la possibilità di creare dei sindacati e l’introduzione dell’insegnamento delle lingue minoritarie. Partiti dalla città di Mandalay a gennaio per la loro marcia di protesta, i manifestanti avevano trascorso la notte di domenica ospitati nel monastero buddhista per una pausa dopo i negoziati con il governo, che aveva promesso alcune modifiche. Gli studenti avrebbero voluto riprendere la marcia, ma non hanno ricevuto l’autorizzazione del governo e la polizia ha costituito un blocco circondando l’edificio.

Foto “Afghan Building, Peshawar” di Khalid MahmoodOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.