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Saitta incontra i sindaci del pinerolese

Tremila persone erano scesi in piazza a Pinerolo a ottobre scorso per difendere la sanità locale e respingere i timori di ulteriori tagli. La manifestazione era nata dopo incontri e riunioni che avevano unito per la prima volta tutti i 47 comuni del pinerolese. Da allora i sindaci di Torre Pellice e Pomaretto, Marco Cogno e Danilo Breusa, sono stati designati quali rappresentanti di tutto il territorio per difendere il diritto alla salute dei pinerolesi difronte all’assessore alla sanità Antonio Saitta e al Direttore Generale dell’Asl To3 Flavio Boraso. Da ottobre scorso le richieste e le rivendicazioni dei pinerolesi hanno costantemente pungolato gli amministratori regionali. Venerdì 26 febbraio si è svolto l’ultimo incontro tra Saitta, Boraso, Breusa e Cogno insieme al consigliere regionale pinerolese Elvio Rostagno che ha seguito in questi mesi il tema. Un incontro «fruttuoso e positivo sul futuro della sanità del Pinerolese» l’ha definito Saitta.

«Sono soddisfatto di come è andato l’incontro – spiega il sindaco di Torre Pellice, Marco Cogno – Avevamo visto Saitta l’ultima volta lo scorso ottobre. In questi mesi come delegati del territorio abbiamo lavorato in sinergia con la direzione generale e Boraso. Siamo riusciti ad avere un quadro più specifico della nostra sanità. Abbiamo parlato dell’ospedale di Pinerolo e dei Cavs di Torre Pellice e Pomaretto. All’ospedale di Pinerolo termineranno i lavori di ristrutturazione in estate».

Ora l’ospedale Agnelli di Pinerolo per la post-acuzie conta 176 posti letto. La direzione generale ha un massimo di 480 posti letto a disposizione per tutta l’Asl To3. L’ospedale di Susa ne ha circa una cinquantina e l’obiettivo dei sindaci del pinerolese è andare a contrattare dopo l’estate, a fine lavori, i posti letto definitivi all’“Agnelli” cercando di portarli a 220, sull’ordine di grandezza di quelli che ha Rivoli. In modo da mantenere l’obiettivo di 2,2 posti letto ogni mille abitanti, comunque ben al di sotto della soglia di 2,6 che permetterebbe la legge. Ricordiamo che prima l’Asl To3 era composta da nove distretti. Ora sono 5 e le Valli e Pinerolo sono riunite in un unico distretto che raggruppa 135 mila abitanti su 1320 kmq. Il distretto di Collegno, per esempio ha 80.000 abitanti su una superficie molto minore.

La sanità nel pinerolese non riguarda solo l’ospedale Agnelli ma anche gli ex ospedali, ora Cavs (i centri di continuità assistenziale a valenza sanitaria), di Torre Pellice e Pomaretto. «Parallelamente – continua Cogno – abbiamo parlato anche di Torre Pellice e Pomaretto. Con Saitta avevamo stabilito che avremmo valutato non solo la questione ospedaliera di Pinerolo ma anche la questione territoriale e quindi abbiamo portato sul tavolo le riflessioni che abbiamo fatto in questi mesi supportate dai dati. A Torre Pellice abbiamo trasferito il vecchio SerT di via Guardia Piemontese all’interno del Cavs e abbiamo inaugurato la scorsa settimana la nuova sede del SerD, il nuovo servizio dipendenze dell’Asl. Presto inaugureremo lo spostamento della salute mentale, abbiamo fatto le camere mortuarie di valle e manteniamo i 20 posti di continuità assistenziale. Così garantiamo la varietà di servizi in un solo presidio ospedaliero».

Per quanto riguarda la post-acuzia, quindi la lungodegenza, i Cavs, la riabilitazione, ci sono dei parametri nazionali da rispettare che sono lo 0,3% lo 0,5% e lo 0,7% in base alla popolazione. Per questi aspetti la sanità pubblica ha il dovere di garantire al cittadino il servizio il più vicino possibile. «Su quegli aspetti – continua Cogno – noi siamo ampiamente sotto i parametri nazionali. Bisogna anche fare un ragionamento rispetto alla mobilità passiva che la nostra Asl subisce: ovvero, molti nostri concittadini utilizzano servizi fuori dall’Asl To3. Prima non avevamo questi dati, ora invece lavorando con la direzione generale siamo riusciti ad avere i dati divisi per distretto e sappiamo quante persone delle valli, quante del pinerolese, quanti della pianura utilizzano i servizi dell’Asl e quanti si servono fuori dall’Asl. Il dato è così ampio e grande che siamo ampiamente sotto la media e anche l’assessore Saitta l’ha riconosciuto. Così abbiamo portato all’assessore la nostra idea di riorganizzazione delle post-acuzie: portare la riabilitazione da Pomaretto a Pinerolo dove stanno rifacendo tutto il reparto e aumenteremo i numeri di posti letto, e a Pomaretto faremo una lungodegenza e un hospice».

Il progetto dell’hospice è stato proposto all’assessore Saitta anche dalla Tavola valdese che ha sempre seguito la vicenda della sanità nel pinerolese (il moderatore Bernardini era presente alla manifestazione del 10 ottobre).

«Il progetto dell’hospice a Pomaretto mi è stato proposto anche dalla Tavola Valdese, con la quale ho condiviso le tematiche di sviluppo della sanità nel Pinerolese. Ora il direttore generale dell’ASL TO3 Flavio Boraso ha il compito di predisporre una relazione sotto il profilo tecnico e gestionale. L’altra direttrice si cui si siamo impegnati a lavorare è il potenziamento di lungodegenza, posti letto di continuità assistenziale e dei servizi territoriali. Negli ultimi mesi su quei territori si è lavorato concretamente, a dimostrazione che è nostra intenzione non abbandonare due presìdi molto importanti per i cittadini di quelle Valli», ha dichiarato su Facebook Saitta.

 

SANITÀ PINEROLESE, CON I SINDACI DI TORRE PELLICE E POMARETTO LAVORIAMO PER DARE RISPOSTE ALLA DOMANDA DI SALUTE DEI…

Pubblicato da Antonio Saitta su Venerdì 26 febbraio 2016

L’assessorato alla sanità del Piemonte ora sta valutando i PAT, i piani di assistenza territoriali presentati dalle Asl e presto ci saranno finanziamenti su una serie di progetti ritenuti prioritari sul fronte dell’assistenza territoriale. «Anche a Torre Pellice e Pomaretto – ha ancora detto Saitta – bisogna valorizzare e potenziare le esperienze di medicina di gruppo, e da questo punto di vista è fondamentale il coinvolgimento dei medici di medicina generale»

Saitta incontrerà nuovamente i sindaci di Torre Pellice e Pomaretto tra un mese per fare il punto sulle soluzioni che Regione Piemonte e Asl To3 proporranno. L’intenzione di Saitta, come ha sempre dichiarato, è procedere in quest’ordine: hospice, post-acuzie e medicina di territorio. La ristrutturazione e la modernizzazione dell’“Agnelli” di Pinerolo costerà 24 milioni di euro alla Regione Piemonte che è ancora in regime di rientro dal debito. I primi ad essere attivati saranno i nuovi locali destinati al reparto di rianimazione. Questo per Saitta è «la dimostrazione che la Regione ha a cuore l’ospedale di Pinerolo e non solo non ha mai pensato di penalizzarlo, ma piuttosto punta ad un potenziamento nel quadro regionale delle specificità del territorio e tenendo conto in primo luogo dei bisogni di salute della popolazione», dissipando tutte le paure che i sindaci pinerolesi esprimevano con rabbia pubblicamente in piazza a ottobre. Evidentemente, le manifestazioni e l’unità di intenti di un territorio, quando ci sono, danno i loro frutti.

Ascolta l’intervista completa a Marco Cogno su Rbe

Foto via Facebook