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Contro l’analfabetismo religioso

L’analfabetismo religioso e le convinzioni stereotipate sulle credenze dell’altro sono in tutto il mondo causa di guerre, morte e sofferenza. Per colmare questo pericoloso vuoto culturale, l’Harvard Divinity School, la facoltà di teologia di Harvard, ha immaginato un progetto formativo aperto a tutti gli abitanti del pianeta. Nei mesi scorsi, cinque professori ordinari della celebre università del Massachusetts hanno lavorato insieme per realizzare un corso online sulle religioni nel mondo: uno sforzo tra l’accademico e il divulgativo, mirato alla distruzione di quelle “false credenze diffuse” che sono alla base di tutte le discriminazioni religiose, dell’incapacità di riconoscersi e di dialogare tra credenti di diverse fedi.

Stando al “video di lancio” Misunderstandings of Religion, i punti su cui è urgente fare chiarezza sono tre. Primo. Le tradizioni e le pratiche religiose non sono uniformi, perché ogni religione presenta innumerevoli varietà interne che rendono scorrette asserzioni generiche come «gli ebrei pensano» o «i musulmani dicono». Secondo. Le religioni non sono statiche ma risentono dei rivolgimenti della storia: perché alla pari degli uomini e delle donne vivono nel tempo e nello spazio. Terzo. Le religioni non vivono isolate dal contesto politico e socio-economico. Religione e cultura sono inseparabili.

Tre assunti – oggettivi, distaccati, e dunque “scientifici” – da cui muoveranno sei corsi di quattro settimane l’uno. Il primo, propedeutico, si intitola “Alfabetizzazione religiosa: tradizioni e scritture” e sarà tenuto, a partire dal 1° marzo, da Diane Moore, la preside della facoltà di teologia. A questo seguiranno altri cinque corsi d’introduzione alle specifiche fedi: cristianesimo, buddismo, islam, induismo, ebraismo.

Per iscriversi alle lezioni basta possedere un indirizzo mail o un profilo facebook da cui creare il proprio account. Ci si accredita da qui, cliccando su “Enroll Now”. L’iscrizione e la fruizione sono totalmente gratuite: soltanto coloro che, a fine percorso, desiderino richiedere un attestato di frequenza , dovranno pagare 50$.

Al momento gli organizzatori stimano 50.000 frequentanti attivi. Ma il numero è verosimilmente destinato a crescere: dopotutto, quando ci ricapita di immatricolarci a Harvard?

Foto via Pixabay