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Pinerolo, il primo candidato sindaco ufficiale

Luca Salvai, 35 anni, è il candidato sindaco a Pinerolo per il Movimento 5 stelle. Finora è l’unico. Domenica 13 marzo il Pd sceglierà il candidato tra Luca Barbero e Luigi Pinchiaroglio. Dalla Lega Nord e dal centrodestra ancora nessun segnale. Le primarie del Pd si terranno dalle 8 alle 20 al Salone dei Cavalieri di via Giolitti 7 e il costo di partecipazione sarà di un euro. Potranno votare tutti i residenti comunitari a Pinerolo maggiori di 16 anni oltre agli extracomunitari con valido permesso di soggiorno che risiedono in città. Mercoledì 24 febbraio i due candidati del Pd si “sfideranno” pubblicamente alle 21 al Salone dei Cavalieri e risponderanno alle domande dei cittadini.

Nel frattempo Salvai e i 5 stelle provano a fare il colpaccio in città. Salvai è stato eletto nel 2011 ed è stato consigliere comunale fino al luglio di quest’anno quando ha lasciato il posto al collega Luigi Carignano. «La scelta è nata in maniera condivisa nel nostro gruppo come naturale prosecuzione del lavoro iniziato nel 2009 continuato con la prima importante tappa nel maggio 2011, quando raggiungemmo il 9% dei consensi alle votazioni amministrative, eleggendo Salvai in Consiglio Comunale [uno dei primi eletti in Italia per il Movimento 5 Stelle ndr] e proseguita nel 2014 con l’elezione del pinerolese Federico Valetti nel Consiglio Regionale del Piemonte» dice il comunicato stampa del Movimento5Stelle di Pinerolo. E concludono: «Siamo determinati ad affrontare un confronto con tutte le forze civiche che vorranno instaurare un dialogo proficuo per superare l’immobilismo e l’arretramento che la città ha subito in questi anni».

Come è successo a Milano e Torino e a differenza di Roma e dei tradizionali metodi di scelta del Movimento 5 stelle con votazione online, Pinerolo ha scelto in un’assemblea il suo candidato.

«E’ stata una scelta largamente condivisa da tutti gli attivisti del Movimento a Pinerolo e li ringrazio per aver avuto fiducia in me», dice ai microfoni di Radio Beckwith Luca Salvai. «Gli attivisti non sono molti. C’è un gruppo più coinvolto di 15-20 persone che partecipa sempre e poi ce n’è sono altrettanti che frequentano un po’ di meno: l’ordine di grandezza è questo. Mi piacerebbe fossero di più ma la partecipazione e l’impegno politico anche in altre forze si aggira su questi numeri».

Quale sono i temi forti del Movimento 5 Stelle a Pinerolo?

«Prima ancora dei temi per noi è importante la partecipazione. Vogliamo mettere il cittadino al centro della cosa pubblica. L’unica risposta che possiamo dare alla disaffezione e all’indifferenza nei confronti della politica è quella della partecipazione. Questo vuol dire trasparenza e vuol dire mettere in campo dei processi decisionali un po’ innovativi. Anche chi ha la buca sotto casa ha bisogno di ascolto e merita attenzione. E qui l’amministrazione deve dare una risposta tempestiva. Questo è un primo aspetto, l’altro è quello di far sentire il cittadino partecipe delle decisioni con sondaggi o indagini su temi di pubblica utilità come l’edilizia scolastica o la gestione delle scuole. Le persone, se le coinvolgi, partecipano. La trasparenza è un mezzo per raggiungere l’obiettivo della partecipazione. Tu non puoi pensare di coinvolgere le persone se non sei trasparente».

Passiamo ai temi

«Per la squadra di governo penso a persone competenti che non necessariamente siano militanti 5 stelle. Il fatto positivo di andare da soli è che non devi cedere a logiche di spartizione delle poltrone. I nomi li stiamo vagliando ma non li abbiamo ancora, ci sono 5 mesi e c’è tempo per definire la squadra. Il mio obiettivo è quello di comunicarla prima delle elezioni, il che sarebbe una bel punto di svolta.

Per Pinerolo, noi puntiamo al rilancio del centro storico, alla pedonalizzazione di alcune aree, alla mobilità sostenibile, a trasporti efficienti, ai temi del welfare e del lavoro. Vogliamo ripensare Corso Torino e pensare e realizzare più piste ciclabili. Per quanto riguarda il territorio bisognerebbe fare dei ragionamenti un po’ più ampi».

Quali?

«Chiamparino e il Pd che stanno governando la Regione, Torino e la città metropolitana sono degli accentratori e dei generatori seriali di debito. Se facciamo delle scelte strategiche nel campo dei rifiuti o nel campo dei trasporti che avvantaggiano il capoluogo e danneggiano le periferie e i territori limitrofi, noi nel pinerolese rimarremo sempre al palo. Ad esempio, se a livello generale scelgo di studiare e attuare un servizio metropolitano di treni che fa quattro fermate per Torino e poi

sopprimo le linee periferiche. Nella gestione complessiva del servizio quella scelta avvantaggia Torino e non i territori limitrofi. Questa prassi dev’essere capovolta. Anche se abbiamo bisogno di più relazione con Torino soprattutto per quanto riguarda i trasporti: non possiamo metterci un’ora per arrivare in treno a Torino, è inaccettabile».