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50° anniversario della Cappella di San Giuseppe, simbolo storico dell’ecumenismo in Italia

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia (Celi), che riunisce le comunità luterane dell’intera penisola, annuncia che martedì 19 gennaio 2016 alle ore 18:30 la Comunità luterana di Venezia festeggerà – ad Abano Terme (Pd) – il 50° anniversario della locale Cappella di San Giuseppe, luogo di preghiera di protestanti e cattolici di lingua tedesca.

L’evento sarà celebrato con un culto presso la stessa Cappella, opera di Giulio Brunetta, collocata all’interno della chiesa cattolica del Sacro Cuore e costituita da un’aula di forma ellittica, compenetrata da un minore ambiente di pianta circolare.

Heiner Bludau, decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, interverrà con un saluto ai presenti.

Al culto, la comunità lagunare ha invitato i rappresentanti di tutte le confessioni cristiane: mons. Claudio Cipolla, Vescovo cattolico di Padova, ha già confermato la sua partecipazione.

«La Cappella di San Giuseppe fu una delle prime testimonianze ecumeniche d’Italia e ‘nacque’ nel 1966 dallo spirito del Concilio Vaticano II: ogni domenica, da decenni, i luterani – in maggioranza ospiti tedeschi, svizzeri e austriaci delle terme – vi celebrano così il culto domenicale anche in madrelingua, grazie all’ospitalità generosa dei cattolici della parrocchia del Sacro Cuore di cui la Cappella fa parte», spiega Bernd Prigge, pastore della Comunità luterana di Venezia. Ed aggiunge: «Ci riempie, pertanto, di gioia la possibilità di festeggiare questa importante ricorrenza proprio durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: a testimoniare, ancora una volta, il clima fraterno tra tutte le confessioni cristiane nonché la netta prevalenza di elementi in comune tra le Chiese luterana e cattolica rispetto alle differenze pur esistenti».

Sarebbe impossibile celebrare questo anniversario, senza ricordare alcuni uomini e donne che hanno caratterizzato la storia della Cappella di San Giuseppe.

Più di tutti, i coniugi tedeschi Kirschner: Friedrich, ingegnere luterano vissuto in Italia dal 1933 al 1980 (anno della sua scomparsa), e Ludovika, cattolica attiva ma sempre impegnata affinché gli ospiti luterani di Abano potessero celebrare i propri culti.

Ma anche don Marcello Pulze, parroco cattolico che – in nome dell’ecumenismo – si dedicò all’imponente progetto della Cappella, pochissimi anni dopo la costruzione del Sacro Cuore.

E il pastore emerito Johannes Hertel, da Calw, che – il 2 giugno 1968 – celebrò nella cappella il primo culto luterano. Così come don Aldo Fabris che, appassionato dello studio delle lingue, vi celebrò a lungo la messa per i cattolici tedeschi: era talmente legato da amicizia ai luterani da essere designato da un pastore quale padrino della figlia e da suonare spesso l’organo nel culto luterano dopo la messa cattolica.

E, ancora don Antonio Pontarin, successore di don Marcello, che continuò a dare diritto di ospitalità ai luterani. O il pastore Jürg Kleemann che s’impegnò affinché la cura delle anime non venisse più affidata a religiosi all’inizio della propria carriera inviati dalla Chiesa regionale della Baviera o del Baden Württemberg, bensì concertata con la comunità di Venezia, perché un numero crescente di suoi membri si stava trasferendo sulla terraferma nei pressi di Padova: così il pastore di Venezia è, da tempo, responsabile del lavoro dell’assistenza spirituale ad Abano Terme, sede della casa pastorale.

Infine, Marie-Therese Voltan, il buon spirito dell’ecumene ad Abano, da due decenni a fianco di pastore e pastori luterani quale persona di riferimento della comunità cattolica nonché attiva nella preparazione della meditazione ecumenica di fine anno e della Giornata mondiale di preghiera.

La comunità luterana di Venezia è la comunità luterana più antica d’Italia: la presenza in Laguna di persone di fede protestante risale infatti al XVI secolo, cioè sin dagli anni della Riforma di Martin Lutero.

Nella sua storia la Comunità luterana di Venezia ha spesso dovuto dare prova di coraggio ma, nonostante periodiche vessazioni e repressioni, le idee di Lutero non furono così osteggiate come altrove, grazie alla mentalità aperta della città lagunare in tema religioso.

Oggi, la piccola comunità di Venezia è composta da 120 persone in tutto, metà residenti in laguna e l’altra metà distribuite tra Padova, Vicenza, Treviso e Abano Terme.