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Un tè per superare le paure

Il Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) ha chiesto ai responsabili delle moschee di Francia di aprire le porte al pubblico i prossimi 9 e 10 gennaio per quello che è stato definito il “tè della fraternità”. L’obiettivo è di ricordare e riproporre, dopo gli attentati del 7 gennaio dello scorso anno contro la redazione di Charlie Hebdo e contro il supermercatoHyper Cacher, il cosiddetto “spirito dell’11 gennaio”.

Fu quello il giorno infatti in cui milioni di francesi scesero per le strade a significare la forte unione nazionale e la coesione nella lotta al terrorismo. «Lo scorso anno, in quelle ore, diverse moschee nella regione Rhône-Alpes decisero di aprire le proprie porte in segno di trasparenza e voglia di dialogo, e l’iniziativa venne molto apprezzata – racconta Anouar Kbibech, presidente del Cfcm ai microfoni di France3 -; ora vogliamo estendere a tutto il territorio nazionale questo bel gesto di fratellanza».

Decisione che arriva ad un mese e mezzo dai nuovi tragici attentati parigini e all’indomani dell’assalto ad una sala di preghiere islamica in Corsica, dopo che i vigili del fuoco di un quartiere popolare di Ajaccio erano stati aggrediti. «I fatti di Ajaccio danno ancora maggior rilievo alla nostra idea perché è insopportabile l’accostamento fatto da alcuni fra l’aggressione ai pompieri e la devastazione nella sala di preghiera».

Foto via Pixabay