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Lavorare con i migranti per il bene comune

Pensieri in Piazza è l’associazione pinerolese attiva da molti anni sul territorio con l’obiettivo di diffondere la cultura e contribuire alla crescita della comunità. Domani, mercoledì 16 dicembre, ha organizzato un incontro per conoscere, capire e gestire nel migliore dei modi le questioni migratorie. L’obiettivo è contribuire a mutare il sentimento intorno al tema per fare in modo che non venga percepito come un problema ma al contrario come una risorsa di cui tutti possiamo beneficiare. Una questione di cui si devono occupare i politici e gli addetti ai lavori, certo, ma che deve interessare tutti quanti.

Nell’organizzazione della giornata sono state coinvolte la Diaconia valdese e la Caritas diocesana che sono i soggetti più impegnati sul territorio nel lavoro di accoglienza e integrazione dei migranti. Gli incontri inizieranno alle 10 del mattino e partiranno dalle scuole: gli studenti e le studentesse del Liceo Marie Curie di Pinerolo ascolteranno e faranno domande a Debora Boaglio, coordinatrice del Servizio Rifugiati e migranti della Diaconia Valdese, e Ada d’Onofrio, della Caritas Diocesana per il progetto Un rifugiato a casa mia sul tema “Migrazioni oggi: oltre il pregiudizio”. Gli studenti e le studentesse del Liceo G.F. Porporato, sempre sullo stesso tema, si confronteranno con da Anna Bertrand, Cooperativa Progetto Tenda di Torino e Diego Mometti, Diaconia valdese, responsabile della Crumière di Villar Pellice che ospita 60 richiedenti asilo.

Perché iniziare dalle scuole? «Le attività di sensibilizzazione – dice Debora Boaglio – sono fondamentali per sfatare luoghi comuni che ruotano intorno al tema delle migrazioni forzate, e proprio per questo diventa fondamentale dibatterne e informare i cittadini di domani partendo dalle scuole». «Il mio intervento di domani – continua Boaglio – verterà sul sistema di accoglienza e sui progetti della Diaconia valdese: alla Crumiere, ospitiamo e lavoriamo con 60 persone, a Torre Pellice con 26, in val Chisone e Pinerolo con 39 e a Torino con 14. Di questi solo Torre Pellice e Torino sono progetti Sprar (del ministero dell’Interno) mentre la Crumière e Pinerolo sono incarichi che arrivano dalla Prefettura torinese».

Dalle 18 ci si sposterà all’Auditorium Baralis, sempre a Pinerolo, dove si svolgerà il dibattito vero e proprio con la presentazione del dossier sulle migrazioni a cura di Pensieri in piazza e dove Agnese Boni, assessore alle Politiche Sociali di Pinerolo parlerà della sua gestione del fenomeno in città insieme a Ada D’Onofrio, Debora Boaglio e Anna Bertrand, coordinatrice dei progetti di inserimenti lavorativi e di di ospitalità diffusa della cooperativa Progetto Tenda.

Audio – Anna Bertrand racconta racconta come la Cooperativa Progetto Tenda lavora sull’accoglienza e i punti su cui si concentrerà l’intervento

Per gestire il fenomeno migrazioni uno degli aspetti più importante e quello della cultura. Alle 20.30 parlerà l’assessora alla Cultura di Pinerolo, Roberta Falzoni, tra interventi musicali del CoroMoro, il coro composto, si legge sul volantino, da «due italiani e otto africani tra i 20 e i 30 anni, provenienti da Senegal, Gambia, Ghana e Costa d’Avorio. Uno di loro è rifugiato politico, gli altri 7 sono richiedenti asilo e soggiornano in centri di accoglienza in Valle di Lanzo (TO), a Ceres e Pessinetto e cantano le canzoni della tradizione popolare piemontese. L’idea di portare su un palco questi giovani, scampati ad ogni sorta di violenza, in un contesto totalmente rovesciato rispetto alla loro odierna quotidianità, assume un significato politico, ed esprime un forte messaggio di antirazzismo, condivisione e possibile integrazione». Alle 21,30 l’antropologo Marco Aime, dell’Università di Genova, parlerà di “Senza sponda. Perché l’Italia non è più una terra di accoglienza” con ancora, in chiusura, le musiche amalgamate del CoroMoro.

Foto “IMG 7083 – Pinerolo – Piazza Vittorio Veneto – Foto Giovanni Dall’Orto 17-Mar-2007” di G.dallorto – Opera propria. Con licenza Attribution tramiteWikimedia Commons.